È iniziata la terza giornata di gare al Campionato del Mondo di ciclismo su pista in corso di svolgimento a Cali, Colombia. La prima sessione ha visto l'Inseguimento individuale femminile con la campionessa in carica Sarah Hammer, statunitense, che ha corso più veloce di tutte. Il suo tempo in qualifica è stato infatti di 3'29"711 e stanotte si giocherà l'oro contro la britannica Joanna Rowsell, che ha fatto segnare un 3'30"610. Il bronzo sarà una questione tra Amy Cure, che dodici mesi fa si aggiudicò l'argento iridato, e l'ucraina Hanna Solovey.
Seconda giornata di gare a Cali, dove sono iniziati questa notte i Mondiali di ciclismo su pista. Il programma di gare sarà aperto dai 500 metri, in cui troveremo la portacolori di Hong Kong, nonché campionessa uscente, Wai Sze Lee, al via, ma attenzione alla tedesca Miriam Welte, all'australiana Anna Meares, alla francese Sandie Clair ed alla britannica Rebecca Angharad James. Nessuna italiana al via della prova.
L'australiana Amy Cure è da oggi un corridore della Lotto Belisol. La giovane australiana nata a Burnie, in Tasmania, il 31 dicembre 1992, ha corso l'ultima parte del 2013 come stagista all'Orica-AIS. Il team australiano, acquistata Carlee Taylor proprio dalla Lotto Belisol, ha mandato a farsi le ossa in Belgio la Cure. Nel 2013 le principali vittorie sono una tappa al Trophée d'Or, la classifica finale (con due vittorie parziali) del Tour de Feminin-O cenu Ceskeho Svycarska, corsa a tappe ceca.
La quin ta tappa del Trophée d'Or, 105.7 km con partenza ed arrivo a Baugy, vedono giungere al traguardo la fuga di sette atlete. Dopo 50 km di corsa vanno via Amy Cure, Megan Guarnier, Iris Slappendel, Karol-Ann Canuel, Barbara Guarischi, Marta Tagliaferro ed Anastasia Chulkova. È il gruppo giusto, infatti guadagna subito 30" sul plotone della maglia gialla Marianne Vos. Vantaggio che cresce e negli ultimi chilometri sono le sette di testa a giocarsela. Vince Amy Cure, australiana classe '92 che dall'inizio di agosto è stagista presso l'Orica-AIS.
La seconda tappa del Trophée d'Or, una cronometro individuale di 17.8 km attorno a Mehun-sur-Yèvre, vede nuovamente la vittoria di Marianne Vos, già prima ieri sul traguardo di Graçay davanti a Giorgia Bronzini e leader della classifica generale. L'iridata di Valkenburg ha percorso la distanza in 23'10", precedendo la coppia russa formata da Tatiana Antoshina ed Alexandra Burchenkova. Anna Van der Breggen ha chiuso in 4a posizione davanti ad Iris Slappendel e ad Amy Cure.
Elinor Baker, Dani King e Laura Trott sono le campionesse del mondo dell'Inseguimento a Squadre femminile nell'ultima gara della specialità con il terzetto sulla distanza dei 3 km (verrà poi uniformata alla gara maschile). La Gran Bretagna ha dimostrato ancora una volta una netta superiorità in questa gara e ha vinto in 3'18"140, circa 4" peggio del record del mondo.
Non c'è stata storia nella finale dell'Inseguimento individuale femminile e Sarah Hammer è andata a conquistare la sua quinta maglia iridata in carriera della specialità. La 29enne californiana ha lasciato sfogare l'australiana Amy Cure nei primi 1000 metri e poi ha accelerato il ritmo infliggendo un distacco nettissimo alla rivale: Hammer ha fermato il cronometro a 3'32"050, crollata invece la Cure che ha peggiorato di molto il tempo della qualificazione facendo segnare un 3'40"685.
Pronostici rispettati in pieno nella qualificazione dell'Inseguimento individuale femminile ai Mondiali di Minsk: la grande favorita per la medaglia d'oro, l'americana Sarah Hammer, ha fatto registrare il migliore tempo in 3'30"206 ed è riuscita ad infliggere un distacco superiore ai 3" alla seconda classificata, l'australiana Amy Cure. L'Australia sarà presente anche nella finalina per la medaglia di bronzo con Annette Edmondson che ha fatto segnare il terzo tempo e che se la dovrà vedere con la canadese Laura Brown.
Per la terza volta in carriera Kirsten Wild si è aggiudicata la classifica finale del RaboSter Zeeuwsche Eilanden: la possente velocista olandese ha un ottimo feeling con questa corsa visto che oltre alle tre vittorie ha dalla sua parte anche ben tre secondi posti. Per Kirsten Wild, che difende i colori della AA Drink, non è stato facile recuperare nell'ultima tappa i 16" che la dividevano dall'australiana Amy Cure: Wild s'è lanciata in tutti i traguardi intermedi per conquistare abbuoni e poi vincento la volata conclusiva è riuscita ad effettuare il sorpasso.