Ad appena 20 anni, la promessa della Quickstep Guillaume Van Keirsbulck ha vinto oggi la sua prima corsa da professionista. Il corridore fiammingo si è imposto nella Omloop van het Houtland Lichtervelde, regolando in uno sprint ristretto un drappello di 9 corridori che ha anticipato il grosso del gruppo. Alle spalle di Van Keirsbulck, nell'ordine, Stefan Van Dijk, Mark McNally, Timon Seubert e Bram Tankink.
La vendetta va servita fredda, ma non per Mark Renshaw. Appena ieri accusava il selezionatore della Nazionale australiana, Kevin Tabotta, di non averlo convocato per i Mondiali di Copenhagen in quanto nel 2012 non farà parte del colosso australiano GreenEdge, bensì della Rabobank. Oggi dimostra che quella convocazione l'avrebbe meritata, vincendo la quinta tappa del Tour of Britain, la Exeter -Exmouth, davanti al compagno di squadra, Mark Cavendish.
È un neoprofessionista il nuovo campione olandese della prova in linea: il 23enne Pim Ligthart, un nome da seguire con grande attenzione visto che quest'anno ha già vinto la Hel van Het Mergelland, s'è imposto in uno sprint molto ristretto al termine di una gara abbastanza spettacolare e ricca di attacchi.
Prima una fuga a tre (con Cédric Pineau, Michael Vanderaerden e Steven Van Vooren), allargatasi strada facendo a quattro uomini (con l'arrivo sui primi di Cornelius Van Ooijen); poi, ripresi i fuggitivi prima del Cauberg (affrontato a poco più di 40 km dal traguardo), sulla salita simbolo dell'Amstel Gold Race si è mosso Philippe Gilbert, selezionando un gruppetto di 12 uomini tra cui Tankink, Terpstra e Leukemans. I 12 hanno raggiunto una ventina di secondi di margine sul gruppo, ma il lavoro di Sky, HTC e Garmin ha permesso al gruppo di ricompattarsi in vista del chilometro finale.
La ricorderemo come una tappa che cambiava forma in corso d'opera: la 14esima del Giro d'Italia 2011 è una frazione praticamente martoriata. Dopo l'annullamento del passaggio sul Crostis, deciso ieri sera dalla Giuria della corsa rosa, era stabilito che la carovana passasse quantomeno dal Tualis (valico più a valle rispetto al Crostis), ma durante la tappa la Giuria stessa ha deciso di tagliare dal percorso anche questa scalata, per giungere direttamente da Cella a Ovaro, dove si attaccherà lo Zoncolan. La lunghezza della tappa è stata così tagliata di un'altra ventina di chilometri.