Con una conferenza stampa al Palazzo del CONI di Milano, questa mattina sono stati annunciati ufficialmente i nomi dei corridori convocati da Paolo Bettini per il prossimo Campionato del Mondo.
Non potrà quantomeno rimproverarsi di non aver provato tutto quanto fosse nelle sue possibilità per vincere la Vuelta, Vincenzo Nibali: dopo un breve allungo sulla discesa del Cordal, il siciliano ha attaccato sul durissimo Alto de Angliru, a 6 km dalla fine della 19esima tappa, ha guadagnato un po' di margine, ma un chilometro più avanti è stato raggiunto dalla maglia rossa Horner e da Rodríguez (Valverde nel frattempo stava un po' soffrendo, tutti gli altri uomini di classifica avevano perso terreno al momento dell'attacco di Vincenzo).
Alla fine il temuto momento per Vincenzo Nibali è arrivato: all'Alto del Naranco, sede d'arrivo della 19esima tappa della Vuelta a España, il siciliano ha perso la maglia rossa di leader della classifica: a strappargliela, Chris Horner, che negli ultimi 500 metri ha allungato guadagnando 6" e passando al comando per 3" sullo stesso Nibali. La tappa, grazie a un bello scatto all'ultimo chilometro (in contropiede su Roche e Scarponi che si erano mossi poco prima), è stata vinta da Joaquim Rodríguez, con 11" su Diego Ulissi, Dani Moreno e Samuel Sánchez e con 14" su Horner e Valverde.
Alla 13esima tappa alla Vuelta a España arriva la fuga da lontano, e ad essere premiato tra gli attaccanti è Warren Barguil, bravo a ottenere al traguardo di Castelldefels la prima vittoria da professionista. Il francese della Argos si era messo in moto con altri 17 corridori al km 76 (a 93 dal traguardo), quindi sull'Alto del Rat Penat (ai -50) un'azione di Michele Scarponi ha selezionato il drappello: dopo la salita sul marchigiano sono infatti rientrati solo Nocentini, Martínez, Zandio, Santaromita, Coppel, Intxausti, Mollema, Txurruka e per l'appunto Barguil.