La dodicesima tappa della Vuelta a Colombia 2010 ha visto il successo di Fabio Duarte, che si è imposto sul traguardo di Manizales. L'ex iridato under 23, in forza alla Café de Colombia, è riuscito a precedere sull'erta finale di 2" Oscar Sevilla e di 4" José Rujano. Proprio sull'ultima asperità di giornata si sono vissute le principali emozioni, con l'attacco operato proprio da Rujano che ha messo in difficoltà il capoclassifica Henao, giunto staccato di 40" al traguardo e che non è stato atteso dal compagno di squadra Sevilla, che come detto si è classificato in seconda posizione.
Strepitosa azione di forza del leader della Vuelta a Colombia, il classe '87 Sergio Luís Henao Montoya, che sul traguardo di La Tebaida ha battuto in volata Juan Pablo Suarez e José Rujano, dando 2'38" a quello che fino a ieri era il suo principale antagonista - nonostante siano compagni di squadra - lo spagnolo Óscar Sevilla (ora 3° in classifica a 3'31"). Henao guida la corsa con 3'39" di vantaggio su Francisco Colorado, oggi 4° al traguardo.
Dalle pagine del Tiempo - e riprese da Biciciclismo.com - si legge che Lotería de Boyacá e Gobernación del Zulia vorrebbero poter aumentare le loro corse in Europa e, per questo, vorrebbero mettere in piedi una formazione Professional unendo le due forze (colombiana una, venezuelana l'altra). Il leader di questa formazione sarà José Rujano che, dopo la delusione del mancato invito al Giro d'Italia con la ISD, vorrebbe tentare di nuovo la carta dell'invito a Giro, Vuelta e Tour.
Tra annunci, frecciate, smentite e dinieghi, la prossima Vuelta a España potrebbe veder aumentare il numero di corridori in grado di lottare per la vittoria finale - o per un buon piazzamento - non solo "grazie" al Tour de France (Fränk Schleck sarà al via, Kreuziger correrà perché in Francia è chiuso da Basso), ma anche per qualche eventuale movimento di mercato che potrebbe avvenire da qui ai giorni più imminenti del terzo grande giro dell'anno: Riccò era stato accostato alla Quick Step, ma interventuto su SportItalia ha dichiarato di voler finire la stagione con la Ceramica Flaminia; Rasmus
Dopo quattro anni si è chiusa, anche sotto il profilo giudiziario, la vicenda legata alla controversia tra José Rujano e l'allore Colombia-Selle Italia, la squadra che aveva portato il venezuelano al podio del Giro d'Italia 2005. Gianni Savio e Marco Bellini, a quel tempo tecnici della società colombiana, avevano citato a giudizio Giuseppe Acquadro, agente del corridore. Il Tribunale di Vercelli, con sentenza sia di primo, sia di secondo grado, ha condannato Acquadro al risarcimento danni.
Week-end di campionati nazionali anche nei paesi non di primissima fascia. Si inizia dalle cronometro: in Costarica è l'ex pro' Bonilla Bonilla a conquistare il suo quarto titolo dopo quelli del 2001, 2004 e 2009. In Venezuela titolo e maglia per Gil Martínez, con José Rujano che si è fermato appena sotto al podio. Vittoria per l'esperto Askari in Iran, per un podio tutto over-30.
La notizia era nell'aria da qualche tempo: molto difficilmente, almeno per questa stagione, vedremo José Rujano correre sulle strade italiane.
Secondo quanto riportato dal sito liderendeportes.com, José Rujano sarebbe ancora molto fiducioso sulla sua partecipazione al Giro d'Italia. La sua squadra, la ISD-Neri, è stata inizialmente esclusa dalla lista delle formazioni che prenderanno parte alla corsa rosa, ma il venezuelano spererebbe in un ripescaggio dell'ultima ora o - in caso di necessità - a prendere il via nelle fila di una squadra Pro Tour.