Vittoria come da pronostico per Tony Martin nella Chrono des Nations, ma il tedesco della Omega Pharma-Quick Step ha dovuto soffrire fino alla fine per avere ragione dello svedese Gustav Larsson, giunto secondo. Martin era partito forte rifilando 17" a Larsson già al primo intermedio ma in seguito il corridore della IAM Cycling ha rimontato fino a portarsi in testa per pochi centesimi al terzo ed ultimo rilevamento cronometro: nell'ultimo tratto, però, Martin è riuscito a cambiare ritmo e ha chiuso i 57 km del percorso in 1h10'48", 14" meglio di Larsson.
L'ultima tappa del Tour of Beijing, 117 km formati da un tratto in linea di 23.5 km unito ad un circuito attorno a Beijing di 8 km da ripetere 12 volte, vede la volata vincente di Luka Mezgec, che coglie la prima vittoria stagionale dopo una serie di piazzamenti. Frazione caratterizzata dalla fuga di Olivier Kaisen, Marco Pinotti, Juan Antonio Flecha, Manuele Boaro e Christian Meier. Ripresi dal lavoro dell'Omega Pharma QuickStep, è Tony Martin ad andarsene a 4 km dalla fine.
La quarta tappa del Tour of Beijing, 150.5 km con partenza da Yanqing ed arrivo a Mentougou Miaofeng Mountain, va a Beñat Intxausti, che con un attacco a 1500 metri dall'arrivo resiste al ritorno prepotente di Daniel Martin ed ipoteca la corsa. La frazione vive su una fuga a sei: Zdenek Stybar, José Ivan Gutiérrez , Maurits Lammertink, Damiano Caruso, Stijn Vandenbergh e Moreno Hofland. A 25 km dall'arrivo allunga Vandenbergh in prossimità del Gpm di 3a categoria di Chen Jia Zhuang, Lammertink, Stybar, Caruso ed Hofland si rialzano.
L'avrebbe indossato con molta più convinzione quel dorsale numero 1, se solo domenica scorsa fosse riuscito a coronare il sogno di vincere il Campionato del Mondo di Firenze. E invece Joaquim Rodríguez non ce l'ha fatta, ma domani difenderà pur sempre un altro titolo, ovvero quello di ultimo vincitore del Giro di Lombardia (o semplicemente "Il Lombardia", come usa ultimamente). Il catalano della Katusha è il capofila dei 195 partenti nella Classica delle Foglie Morte, l'ultima Monumento dell'anno che si svilupperà attraverso 242 km tra Bergamo e Lecco.
A 37 anni e dopo 15 stagioni da professionista Marco Pinotti ha annunciato l'intenzione di ritirarsi a fine stagione attraverso il proprio blog sul sito Velonation.com. Il bergamasco spiega che inizialmente aveva pianificato di fermarsi dopo i Giochi di Londra poi invece aveva scelto di continuare ma i brutti infortuni subito l'anno scorso al Mondiale di Valkenburg e quest'anno al Giro del Mediterraneo hanno avuto un ruolo importante nella decisione di scendere dalla bicicletta.
Poco da dire, è Tony Martin il più forte cronoman del globo, e si è confermato oggi a Firenze nel Campionato del Mondo di specialità: il tedesco, coprendo i 57.9 km del percorso in 1h05'36" (alla media di 52.9 km/h), ha conquistato la terza maglia iridata consecutiva. Alle sue spalle, bella lotta per l'argento tra Bradley Wiggins e Fabian Cancellara: in ritardo di 24" a metà gara, il britannico ha rimontato tutto nella seconda parte della crono, finendo con appena 2" di vantaggio sull'elvetico. Wiggo ha chiuso a 46" da Martin, Cancellara a 48".