È iniziata questa mattina la terza edizione del Tour of Beijing con una tappa di 190 km tra Shunyi e Huairou senza alcuna difficoltà altimetrica: come immaginabile, dopo una fuga di Viganò, Cordeel, Wauters e Nishizono (Cordeel è stato l'ultimo a cedere ai meno 5), il gruppo è arrivato compatto in volata ed il più rapido è stato il norvegese Thor Hushovd che ha tagliato il traguardo per primo dopo una splendida rimonta. Per il corridore della BMC si tratta della nona vittoria stagionale.
Nella prima tappa del Tour de l'Eurométropole successo in volata del belga della Lotto-Belisol Jens Debusschere, al secondo successo in carriera (il primo trionfo risale al 20 settembre scorso nel Kampioenschap van Vlaanderen). La frazione odierna, partita da La Louvière, si è conclusa a Moorslede dopo 194.8 km nella città sede del mondiale in linea 1950.
Il vento, le strade ed anche il pavé hanno reso molto spettacolare la seconda ed ultima tappa della World Ports Classic. Già a metà corso il gruppo era abbastanza ristretto a causa dei ventagli ma l'azione che ha deciso la corsa è nata proprio nell'unico settore di pavé e poco più di 40 chilometri dall'arrivo: il primo ad attaccare è stato il danese Lars Bak poi altri 15 corridori si sono messi all'inseguimento del corridore della Lotto; il leader Wallays, che aveva tenuto molto bene fino a quel momento, ha visto svanire in fretta le proprie speranze di vittoria.
La prima delle due tappe della World Ports Classic, 165 km da Anversa a Rotterdam, vede la splendida vittoria in solitaria di Jelle Wallays. Frazione caratterizzata dalla fuga di Reinier Honig, Kenneth Van Bilsen, Jelle Wallays, Jacob Rathe e Kevin Van Melsen. Il vantaggio massimo del quintetto ha di poco superato i tre minuti al km 72 di corsa ma dal gruppo la Europcar di Bryan Coquard su tutte s'è messa al lavoro per chiudere.
È John Degenkolb il vincitore di una Vattenfall Cyclassics che si conclude come tante altre volte in passato in volata. La classica di Amburgo, 246 km con la salita del Waseberg da ripetere quattro volte, ha visto nella mattinata la fuga di Garikoitz Bravo (Euskaltel Euskadi), Jonas Aaen Jørgensen (Saxo-Tinkoff), Julian Kern (AG2R La Mondiale) e Michael Schwarzmann (NetApp-Endura), per poi movimentarsi come di consueto sul penultimo Waseberg.
Non vinceva da quasi tre anni e mezzo, dalla Cholet-Pays de Loire 2010; e proprio e ancora in Francia (sua seconda patria, dopo sette anni passati in maglia Cofidis) Leonardo Duque è tornato ad alzare le braccia sotto uno striscione d'arrivo, oggi a Bourg-en-Bresse, al termine della prima tappa in linea del Tour de l'Ain.