Non class. nel 2014
Best: 36° nel 2012
Preferisce le salite alpine, ma sono tante e alla lunga lo favoriranno
2° nel 2014
Best: 2° nel 2014
Vuole essere il primo a vincere la Vuelta dopo aver chiuso in giallo a Parigi
5° nel 2014
Best: 5° nel 2014
Prima carta di una squadra sulla carta fortissima: molti arrivi adatti a lui
3° nel 2014
Best: 1° nel 2009
Come al Tour una Movistar a due punte, ma stavolta il doppio podio non basta
Non class. nel 2014
Best: 1° nel 2010
Il tipo di tracciato non è del tutto adatto alle sue qualità ma vuole riscattarsi
Non class. nel 2014
Best: 6° nel 2013
Rispetto ai rivali ha le gambe più fresche e può essere un grande vantaggio
4° nel 2014
Best: 3° nel 2012
Gli anni passano ma su certe pendenze lui c'è sempre: fin dove potrà tenere?
Non class. nel 2014
Best: 19° nel 2013
Senza Contador il polacco ha l'occasione per correre da capitano e farsi valere
I VELOCISTI
Poche tappe per loro, e di conseguenza partecipazione non indimenticabile per quanto riguarda il campo dei velocisti. A partire con i favori del pronostico è un Nacer Bouhanni in grande forma, supportato da un collaudato treno a sua disposizione. Medesimo discorso che vale per John Degenkolb, anche se il tedesco non vanta la medesima punta di velocità dell'ex boxeur francese. C'è poi il solito Peter Sagan, sbarcato in Spagna più per rifinire la condizione in vista dell'obiettivo mondiale di Richmond che per altro (anche se conquistare una tappa non farebbe di certo male al morale dello slovacco). Dall'Australia con furore sbarca sul suo primo grande giro Caleb Ewan, sprinter di razza e che promette di essere protagonista per un bel decennio. L'Italia ha un ottima pedina in Matteo Pelucchi, fresco di rinnovo con l'IAM Cycling e capace, se in giornata, di battere chiunque. Dopo questi cinque si apre uno spazio riservato a tanti onesti mestieranti delle volate, ma senza un curriculum di livello come i sopracitati: si va quindi dalle ruote veloci del Benelux come Kris Boeckmans, Jempy Drucker, Gianni Meersman, Tom Van Asbroeck e Danny Van Poppel a sbarbatelli interessanti come Lorrenzo Manzin e Kristian Sbaragli, entrambi spesso piazzati.
Non class. nel 2014
È in buona forma e tra i partenti è il migliore per i traguardi da sprinter puri
116° nel 2014
Best: 116° nel 2014
Preferito ancora una volta a Kittel, ha molti arrivi ottimi per le sue doti
Non class. nel 2014
Best: 121° nel 2011
La maledizione del Tour vale anche per la Vuelta? Può vincere molte tappe
Non class. nel 2014
È cresciuto tanto, non digerisce molto le salite ma su certi arrivi sarà un osso duro
Non class. nel 2014
Il suo esordio in un GT: tra velocità e resistenza può piazzare qualche zampata
Non class. nel 2014
Livello non eccelso, finali insidiosi, anche il belga della Lotto può dire la sua
Non class. nel 2014
Tre vittorie in stagione e ha solo 22 anni: ha ancora margini di crescita
Non class. nel 2014
Best: 57° nel 2012
In salita tiene molto più altri e ha al suo fianco compagni forti ed esperti
GLI OUTSIDER E I CACCIATORI DI TAPPE
Come d'abitudine recente la Vuelta è disegnata (male) in maniera da concentrare in tappe dal ridotto chilometraggio varie salite, con l'ultima delle quali tendenzialmente assai ripida. C'è spazio per tanti eroi di giornata, siano essi scalatori di medio livello o onesti gregari in libera uscita nelle calde frazioni di metà corsa. Possibilità quindi per attaccanti nati quali i due dell'Europcar Gautier e Rolland o la ciurma della Caja Rural, così come i colombiani al debutto in Spagna o gli africani della MTN alla ricerca di una storica vittoria, o per gli azzurri Conti, De Marchi e, si spera, Moser. Inoltre, da non dimenticare affatto quanti qui presenti in funzione dell'appuntamento iridato oltreoceano di fine settembre: i vari Cancellara, Gerrans, Daniel Martin, Terpstra. Senza dimenticare gli unici due stakanovisti delle corse a tappe del 2015, ossia Sylvain Chavanel e Adam Hansen, quest'ultimo voglioso di issarsi in vetta alla speciale classifica dei grandi giri portati a termine consecutivamente.
28° nel 2014
Best: 28° nel 2014
Astana super: in partenza è dietro ad Aru e Nibali, all'arrivo invece chissà...
Non class. nel 2014
Best: 35° nel 2010
Il ritiro al Tour quando era 3° è stata una grossa delusione, cerca riscatto
11° nel 2014
Best: 5° nel 2012
Sarà una mina vagante ma più per le tappe che per la generale
51° nel 2014
Best: 7° nel 2012
Risultati altalenanti fin qui: può puntare alla top10, più in alto è difficile
6° nel 2014
Best: 2° nel 2009
Corridore di qualità ed esperienza, saprà farsi vedere in qualche modo
Non class. nel 2014
Best: 14° nel 2012
Se le gambe saranno buone il ruolo di vice-Froome (con Thomas) può sorridergli
Non class. nel 2014
Preferisce altri tipi di salite, ma è un percorso su cui può lasciare il segno
10° nel 2014
Best: 10° nel 2014
Per lo spagnolo della Cofidis la Vuelta è l'appuntamento chiave dell'anno
Non class. nel 2014
Non è un velocista vero e proprio, ma è rapido e sa superare bene certe salite
41° nel 2014
Best: 41° nel 2014
La Orica si presenta con Chaves per la classifica, ma occhio anche a Gerrans
Non class. nel 2014
Best: 8° nel 2011
Non si sa mai cosa ci si può aspettare da lui, più facile un flop di un top10 però
7° nel 2014
Best: 7° nel 2014
Al Tour ha cercato le tappe ma non gli è andata bene, proverà a fare classifica?
Non class. nel 2014
Best: 95° nel 2010
Cerca la gamba migliore per il Mondiale, potrebbe provare qualche sparata
Non class. nel 2014
Torna dopo l'infortunio al Tour de France, può puntare alla crono di Burgos
Non class. nel 2014
Non solo la cronometro per l'olandese che va forte anche sugli strappi
148° nel 2014
Best: 148° nel 2014
Proverà a fare classifica per la MTN: di recente 5° in Austria, 7° in Utah
Non class. nel 2014
L'uomo migliore della Colombia, con questa startlist non sarà facile puntare ai gpm
Non class. nel 2014
Il 22enne dell'AG2R è molto pericoloso quando va in fuga da lontano
Non class. nel 2014
Best: 16° nel 2007
Ha finito il Giro, ha finito il Tour e ora eccolo al via anche in Spagna
112° nel 2014
Best: 112° nel 2014
Ha 22 anni e una Vuelta già all'attivo: ragazzo da seguire con attenzione
I FAVORITI
Settantesima edizione della Vuelta che parte con la contestata cronometro a squadre di Puerto Banús e che, ai fini della classifica generale, sarà inutile. Il via vero e proprio della corsa avverrà nella giornata seguente, quando gli scalatori si daranno battaglia sul Caminito del Rey. Raramente la lotta per la maglia roja ha visto ai nastri di partenza un simile cast: si va dal vincitore uscente del Tour de France Chris Froome che tenta una storica doppietta e da chi lo ha accompagnato sul podio parigino, quella strana coppia Movistar formata da Nairo Quintana e Alejandro Valverde che puntano a migliorarsi. C'è un Astana superlusso, con i tre galli Fabio Aru, Mikel Landa e Vincenzo Nibali nel medesimo pollaio. C'è il vecchio Joaquim Rodríguez all'ultimo (?) ballo da leader e c'è un Domenico Pozzovivo che vuole mettere definitivamente in archivio la caduta del Giro. Ci sono giovani virgulti come Rafal Majka, Tejav van Garderen e Andrew Talansky, chiamati a ottenere un risultato di livello. E c'è molto altro ancora. Insomma, si direbbe una corrida di altissimo livello.