Era una corsa che stava lentamente languendo, anno dopo anno, con una partecipazione sempre più ridotta e una risonanza sempre più risicata. Spostata in calendario e portata a "far sistema" con altre gare vicine di data (la Strade Bianche e la nuova Roma Maxima - ex Giro del Lazio), in prossimità della Tirreno-Adriatico, ecco che la corsa in questione, il GP di Camaiore, risorge di colpo, presentando al ciclismo internazionale una startlist di ottimo livello, che poco ha da spartire con quanto offerto negli ultimi anni.
Rientrato in Italia dal Tour of Qatar dopo la frattura allo scafoide del braccio destro causata da una caduta nella prima tappa, Sacha Modolo si è sottoposto nella giornata di mercoledì ad accertamenti approfonditi presso una clinica specializzata di Brescia.
La splendida vittoria davanti a Mark Cavendish in Argentina aveva creato grandi aspettative sul 2013 di Sacha Modolo, ma il velocista della Bardiani-CSF è già costretto a fermarsi ai box. Ieri nella prima tappa del Tour of Qatar, Modolo è finito a terra a circa 60 km dall'arrivo e questa mattina i raggi effettuati in ospedale hanno confermato ciò che si temeva già dal dopo tappe, ossia la rottura dello scafoide del polso destro. Nonostante l'incidente il 25enne corridore veneto era riuscito a terminare la tappa in 97a posizione; il corridore adesso rientrerà in Italia già questa sera.
L'ultima tappa del Tour de San Luis, 154.7 km da San Luis a Juana Koslay, si conclude in volata e va al portacolori dell'Androni Giocattoli-Venezuela Mattia Gavazzi. Nelle prime battute della corsa va via una fuga corposa comprendente Lucero, Kuriek, Wren, Gutiérrez, Gaday, Betancur, Moyano e Kwiatkowski. Quest'ultimo stamane aveva 3'32" dal leader Daniel Díaz e nel momento in cui la fuga guadagna sino a 3'40" sul gruppo pensa che far saltare il banco forse è possibile.
La seconda tappa del Tour de San Luis, 171.4 km non troppo mossi da Tilisarao a Terrazas del Portezuelo, si è rivelata una tappa per velocisti ed ad aggiudicarsela è stato il nostro Sacha Modolo, già 2° ieri dietro a Cavendish. Frazione che è vissuta su una fuga a cinque, contenente Leandro Messineo, Julian Paulo Gaday, Ben Jacques-Maynes, Emanuel Domingo Guevara e Martin Hacecky. Proprio quest'ultimo è stato il primo dei fuggitivi a staccarsi, quindi è toccato a Gaday e così a 32 km dal termine sono rimasti in testa Messineo, Jacques-Maynese e Hacecky.