Tour de San Luis 2013: Battere Cavendish? Ecco il Modo(lo) - Sacha, che volata! E Mark si deve arrendere
- Tour de San Luis 2013
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2013
- Omega Pharma - Quick Step 2013
- Orica - GreenEDGE 2013
- Alberto Contador Velasco
- Alessandro Petacchi
- Ben Jacques-Maynes
- Francesco Chicchi
- Francesco Lasca
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Julian Paulo Gaday Orozco
- Leandro Carlos Messineo
- Leigh Howard
- Manuel Belletti
- Manuel Guevara
- Mark Cavendish
- Martin Hacecky
- Peter Sagan
- Sacha Modolo
- Tejay Van Garderen
- Vincenzo Nibali
- Uomini
Arrivato in Argentina senza la sua bici, dispersa in qualche aeroporto europeo, e soprattutto senza sapere a che punto fosse la sua condizione, Sacha Modolo ieri aveva scoperto che aveva davvero lavorato bene questo inverno e che poteva competere con sprinter del calibro di Cavendish, Petacchi e Sagan. Tutta gente che ha collezionato tappe su tappe al Tour ma che non disdegna di mettere le proprie ruote davanti a tutti anche nel mese di gennaio nelle calde terre dell'emisfero sud. Oggi Sacha, sulla Terrazas del Portezuelo, ha invece fatto capire ai suoi titolati avversari che anche lui può far parte dell'élite mondiale degli sprinter.
«Battere tutti questi mostri sacri - ha ammesso alla tv argentina dopo l'arrivo - è un sogno che si avvera e che mi dà fiducia». Fiducia soprattutto nelle proprie doti di sprinter vero, capace di giocarsela sia sugli arrivi totalmente piatti, come quello di ieri, che in quelli più complicati, come quello di oggi.
Nonostante quest'ultima tipologia di arrivi stuzzichi di più il corridore veneto della Bardiani-CSF, i più oggi si aspettavano sul dentello finale la progressione vincente di Sagan, magari con tanto di show. Lo slovacco non è andato oltre la quinta piazza mentre i riflettori sono stati tutti per Modolo che grazie all'aiuto dei compagni di squadra ha subito regalato alla formazione di Reverberi il primo sorriso stagionale. Per Sacha arriva anche la maglia di leader della generale strappata dalle spalle di Cavendish, l'uomo che lo aveva battuto nettamente ieri, che gli aveva regalato una delusione alla preolimpica di Londra un anno e mezzo fa, ma che oggi si è dovuto inchinare alla maggior freschezza dell'italiano.
L'ex campione del mondo ce l'ha messa comunque tutta per fare il bis visto che ha messo alla frusta i suoi per riprendere i fuggitivi della prima ora (Messineo, Guevara, Gaday, Jacques-Maynes e Hacecky). A dar man forte agli uomini dell'Omega Pharma anche gli Orica-GreenEDGE di Howard (poi terzo al traguardo dopo la quarta piazza conquistata ieri), giovane interessante e molto a suo agio in questi primi sprint.
E giovane lo è anche Modolo, anche se a 25 anni è la chioccia di una squadra di giovanissimi e ha già alle spalle tre stagioni tra i professionisti, un piazzamento a un passo dal podio alla sua prima Sanremo, due maglie azzurre e, con quella di oggi, 17 vittorie. E Sacha vuore portare il bottino a 18 al più presto, non per scaramanzia, ma perché la fame di vittorie è ancora tanta e, ora che può sedersi al banchetto coi migliori, il corridore di Conegliano può anche pensare ad azzannare portate più succulente.
Parte oggi infatti la lunga volata del neopapà verso la Sanremo e le tappe del Giro d'Italia. Traguardi impensabili ma realizzabili grazie al grande talento dello sprinter ed al grande lavoro di dirigenza e atleti della Bardiani-CSF: i primi hanno lavorato per riuscire a ottenere le wild cards per le maggiori corse dell'RCS, riuscendoci. I secondi hanno dimostrato oggi di poter lottare gomito a gomito con gli altri squadroni per portare al successo il proprio capitano, riuscendoci.
Gli sprinter presenti in Argentina, tra cui Petacchi, Chicchi, Belletti e Lasca (oggi tutti nella top 10), si fanno adesso da parte. Nelle prossime quattro tappe ci saranno tre arrivi in salita ed una crono. Ottimi allenamenti per le ruote veloci ma giornate intense per gli attesi Nibali, Contador, Van Garderen e Rodríguez. Quest'ultimo però oggi ha preferito rialzarsi nel finale perdendo 2'43". Un handicap che, a sua detta, dovrebbe servire per avere più libertà domani e dare alla Katusha una vittoria non banale. E all'Uci un chiaro segnale.