Il tappone alpino del Tour de France, da Albertville a La Toussuire, va a Pierre Rolland. Subito sulla Madeleine se ne vanno Scarponi, Leipheimer, Rolland, Basso, Horner, Valverde, Chris Anker Sørensen, Peter Velits, Ten Dam, Kiserlovski, Vinokourov, Kruijswijk, Malacarne, Riblon, Moinard, Trofimov, Daniel Martin, Kessiakoff, Marzano, Hoogerland, Weening, Kiryienka, Kern, Koren, Kadri e Feillu. Alle prime rampe della Croix de Fer Evans e Van Garderen attaccano ma la Sky li riprende prima del Gpm.
Il Giro di Svizzera si conclude con il primo portoghese della storia a vincere la classifica generale: Rui Costa, anche grazie a un ottimo Valverde che l'ha aiutato a chiudere sui vari attacchi dell'ultima tappa, da Näfels a Sörenberg, si aggiudica la gara elvetica con 14" su Fränk Schleck e 21 su Levi Leipheimer.
L'ultima classica monumento del Nord, la Liègi-Bastogne-Liègi va a Maxim Iglinskiy che proprio all'ultimo chilometro è riuscito a raggiungere e superare Nibali, involatosi sulla Roche aux Faucons. Dietro di loro Gasparotto chiude un podio per due terzi italiano, davanti a Voeckler e Martin.
Joaquim Rodríguez ha vinto la Freccia Vallone, prima classica che il catalano riesce a mettere in carniere. Purito è scattato a 500 metri dal traguardo, e nessuno è più riuscito a chiudere su di lui. Malgrado l'impegno, Albasini, Gilbert e Vanendert si sono dovuti accontentare della lotta per il secondo posto (e sono passati nell'ordine al traguardo). Quindi Kiserlovski, Daniel Martin, Mollema e Nibali, ottavo dopo aver provato a restare con Gilbert; promettente nono posto per Diego Ulissi, 11esimo Gasparotto vincitore dell'Amstel.