Una caduta all'ultimo chilometro sconvolge il finale della quinta tappa del Giro d'Italia, spezzando il gruppo e lasciando al comando il solo Marco Canola (che era in prima posizione per lavorare per Modolo). Il vicentino ci ha messo un po' a rendersi conto della situazione e a capire che si trovava davanti all'occasione della vita, ha dato tutto per resistere, ma non ha potuto evitare di piantarsi ai 300 metri, mentre da dietro rinveniva fortissimo (e tutto solo) John Degenkolb. Il tedesco della Argos ha così vinto, anticipando lo spagnolo Vicioso e l'altro tedesco Martens.
Finale molto emozionante e vittoria di Enrico Battaglin a Serra San Bruno, nella quarta tappa del Giro d'Italia. Al termine di una frazione lunga 246 km, a 3 km dal Gpm di Croce Ferrata (e quindi a 10 dall'arrivo) Danilo Di Luca è scattato col colombiano Chalapud, ha tirato praticamente sempre lui, ha avuto non più di 10" di vantaggio sul gruppo, ma è stato bravo a resistere fino a 300 metri dal traguardo. A quel punto è stato ripreso da quel che rimaneva del gruppo (circa 60-70 unità), lanciato in volata.
Grande vittoria di Luca Paolini a Marina di Ascea: il lombardo della Katusha è scattato a poco meno di 7 km dal traguardo, in discesa, avvantaggiandosi su un gruppo già selezionato dal forcing di Garmin (Hesjedal su di giri oggi) e Astana lungo la salita di Sella di Catona. Il 36enne di Milano, all'esordio nella corsa rosa, ha chiuso con 16" su Evans ed Hesjedal, primi del gruppetto dei migliori (quarto è passato Santambrogio, quinto Samu Sánchez), e ha conquistato anche la maglia rosa con 17" su Wiggins e Urán (staccato di molto Salvatore Puccio).
La Sky ProCycling capitanata da Bradley Wiggins ha vinto oggi la cronosquadre valevole come seconda tappa del Giro d'Italia, da Ischia a Forio. I nerazzurri hanno coperto i 17.4 km della prova col tempo di 22'05" (alla media di 47.275 km/h), facendo 9" meglio della Movistar seconda (e gli spagnoli all'intertempo erano avanti di 2"). Al terzo posto l'Astana di Vincenzo Nibali, a 14" dalla Sky, quindi quarta la Katusha a 19", davanti a Fantini e Lampre (che pagano 22"), con la Garmin solo settima a 25".