Il TAS dà ragione a Contador e Valverde: «Validi i punti ottenuti dopo la squalifica, l'UCI li ha boicottati»
Versione stampabileIl TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna ha dato ragione ad Alberto Contador ed Alejandro Valverde per quanto riguarda la norma UCI che prevede che coloro i quali rientrano da un periodo di squalifica non possano ottenere punti per i due anni successivi al rientro. Lo rivela il quotidiano spagnolo El País. Lo scorso 11 ottobre la corte del TAS presieduta dal giudice Ulrich Haas (lo stesso che comminò la squalifica a Contador nel febbraio 2012) ha dato ragione a Bjarne Riis, team manager del madrileno alla Saxo Bank-Tinkoff, e ad Abarca Sports, società di gestione di Movistar (squadra di Valverde), di proprietà di José Miguel Echavarri ed Eusebio Unzué, i quali riavranno i punti conquistati dai due corridori iberici. Il TAS sostiene che l'UCI ha fatto un uso retroattivo di una norma approvata il 29 giugno 2011, data successiva a quella per cui i due corridori spagnoli sono stati sanzionati. Il TAS, nelle conclusioni, afferma: «L'effetto della clausola è simile ad un boicottaggio, un meccanismo di sanzioni dirette contro l'atleta e che lede la libertà di una squadra di scegliere i corridori». Inoltre, per il TAS, questa clausola «impone una modifica del Codice Mondiale Antidoping», al quale l'UCI deve sottostare.