Bertolini punta il Tricolore su pista a Mori
Versione stampabileManca ancora un mese e mezzo ai campionati italiani di ciclismo su pista, ma a Mori si comincia già a respirare aria di tricolore. E comincia a respirarla anche il padrone di casa Alessandro Bertolini (moriano doc), 38enne professionista della Androni-Diquigiovanni, quest'anno già a segno al Giro del Trentino e grande amante delle sfide. L'inossidabile "Berto", che rientrerà alle corse in occasione del Brixia Tour, ha approfittato di una mezza giornata di tempo libero per provare la nuova pista del velodromo di Mori, simulando una gara di derny assieme al tecnico del Centro Pista Mori (società organizzatrice degli Italiani) Diego Trepin: «La nuova pista è davvero ottima - racconta Bertolini dopo la ricognizione - L'avessi avuta io vent'anni fa una pista del genere... Innanzitutto voglio complimentarmi con tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione dell'impianto e con chi sta organizzando gli Italiani. Un grande lavoro ed anche una grande occasione, per Mori ed il Trentino. Non la dobbiamo assolutamente perdere e per questo voglio a tutti i costi esserci anch'io, per dare il mio piccolo contributo. Non è da tutti inaugurare una pista con un campionato italiano e questo dimostra la grande fiducia che la FCI ha nei nostri confronti. La dobbiamo ripagare. Ed anche in chiave futura invito i ragazzini a provare la pista, un'occasione per correre fuori dal traffico e per imparare ad andare in bicicletta. La pista è la base del ciclismo».
Inutile nascondere che Bertolini voglia lasciare il segno nella rassegna tricolore di casa, lui che con le sfide va d'amore e d'accordo: «Finito il Brixia Tour mi dedicherò con più costanza alla pista e cercherò di stendere un programma, tant'è che per partecipare agli Italiani salterò anche il Giro del Veneto di fine agosto - continua Bertolini - Certo indossare la maglia tricolore in casa sarebbe il massimo. In che gara? L'individuale a punti ed il derny, di sicuro non la velocità. Il derny sarebbe l'ideale, anche perché penso sia la gara più spettacolare ed inoltre quella che chiuderà il programma. Tre anni fa ho già vinto una gara di derny alla Sei Giorni di Milano. Chissà che non riesca a ripetermi».