Sedici squadre, di cui nove World Tour, saranno al via della Roma Maxima che prenderà il via tra poco meno di mezz'ora dalla Capitale per poi giungere nel primo pomeriggio in Via dei Fori Imperiali, con il Colosseo sullo sfondo. In assenza del vincitore del 2013 Blel Kadri, il dorsale numero uno sarà di Domenico Pozzovivo, in una AG2R La Mondiale che schiera al via altri italiani (Appollonio, Montaguti e Nocentini). L'Androni giocherà la carta Pellizotti, mentre l'Astana, che farà a meno di Kessiakoff, caduto ieri alla Strade Bianche, avrà Iglinskiy, Guarnieri ed il giovane Lutsenko.
Continua alla Strade Bianche la fuga a 4 composta da Andrea Fedi, Marco Frapporti, Davide Frattini e Angelo Pagani. Gli attaccanti, partiti al km 29, hanno avuto fino a 11'05" di vantaggio, ma ora, a poco più di 60 km dalla fine e dopo sei dei dieci settori di sterrato previsti dal percorso, il gruppo (tirato dalla Cannondale di Moser e Sagan) ha più che dimezzato lo svantaggio: sono cinque i minuti rimasti ai battistrada. Da segnalare il ritiro di Filippo Pozzato.
A seguire altri aggiornamenti
Saranno 143 i corridori che domani prenderanno il via da San Gimignano per l'ottava edizione della Strade Bianche, che si concluderà nella scenografica Piazza del Campo a Siena, dopo 197 km di cui 45.5 su strade sterrate (10 i settori non asfaltati). Ad eccezione di Philippe Gilbert, saranno presenti tutti gli ex vincitori della corsa toscana: col numero 1 l'ultimo della serie, Moreno Moser, ma vedremo in azione anche Maxim Iglinskiy (21), Thomas Lövkvist (61), Alexandr Kolobnev (121) e Fabian Cancellara (151), l'unico che l'abbia conquistata due volte (nel 2008 e nel 2012).
Partito presto rispetto agli altri favoriti della crono d'apertura del Dubai Tour, Taylor Phinney ha fissato un tempo (12'03" sui 9.9 km della prova) che poi non è stato più battuto. L'americano della BMC precede un compagno di squadra, Stephen Cummings (che era partito prima di lui), il quale ha chiuso la tappa a 14" dal vincitore; terzo a 16" il danese Lasse Norman Hansen, bravissimo a precedere due mostri sacri della specialità come Tony Martin (quarto a 22" da Phinney) e Fabian Cancellara (quinto a 25").
L'ultimo numero di Bicisport ha creato un po' di allarme tra i tifosi di Vincenzo Nibali e Valerio Agnoli: da anni quasi inseparabili in gara, tra i due si sarebbe rotto qualcosa, almeno stando al resoconto della nota rivista. "Agnoli scaricato - «Vincenzo perché?»", il titolo del réportage di Luca Neri dal Tour Down Under. Nell'occhiello è riportata un'altra frase del laziale che non lascerebbe spazio a dubbi: «Ero l'ombra del capitano, avevamo sognato insieme il Tour e fatto mille progetti. Poi il team ci ha separati e lui non ha mosso un dito...».