La quinta ed ultima tappa del Women's Tour, 108.3 km da Harwich a Bury St Edmunds, vede la terza vittoria consecutiva di Marianne Vos, che si prende anche la classifica finale della prima edizione della corsa. Tappa con una fuga promossa, come ieri, da Emma Pooley. Con la britannica della Lotto Belisol ci sono Lisa Brennauer, Loes Gunnewijk e Lauren Hall. Fatalmente, proprio la Pooley è la prima a cedere a causa di una foratura, restano davanti in tre ma il loro vantaggio nei confronti del gruppo cala.
La terza tappa del Women's Tour vede la terza vittoria su strada nella stagione 2014 dell'iridata Marianne Vos. Nei 90.5 km da Felixstowe a Clacton-on-Sea scatti e controscatti continuamente nelle prime fasi di gara, così non va via nessun gruppo, in pratica. Nelle battute finali tentano l'allungo Annemiek Van Vleuten (Rabo Liv), Trixi Worrack (Specialized-Lululemon) e Linda Villumsen (Wiggle Honda). Riprese, si va verso la volata di gruppo, non prima che ai -3 l'australiana della Specialized-Lululemon Tiffany Cromwell azzardi uno scatto che non porterà a nulla.
La prima tappa del Women's Tour, gara a tappa britannica che ha preso il via oggi e si concluderà domenica, è di Emma Johansson, prima maglia gialla della corsa esordiente. Nei 93.8 km della Oundle-Northampton abbiamo assistito ad una bella fuga, poi annullata, di Rossella Ratto (Estado de México-Faren). Nel finale è stata la Campionessa di Francia Elise Delzenne (Specialized-Lululemon) a tentare l'anticipo, guadagnando quasi un minuto sul gruppo tirato da Rabo Liv e Boels-Dolmans. Ripresa - a fatica - alla flamme rouge, la tappa s'è decisa allo sprint.
Prenderà il via domani, con la Oundle-Northampton, la prima edizione del The Women's Tour, ovvero il Tour of Britain femminile. La corsa, ricca di salitelle (più della media di quelle che si trovano in una corsa standard femminile), si svolgerà tutta nel sud est dell'Inghilterra, concludendosi domenica, dopo cinque tappe, con la Harwich-Bury St Edmunds. Il cast al via è davvero di primo livello, con Marianne Vos che indosserà il dorsale numero 1 in una Rabo Liv reduce dal successo in tutte le tappe del Festival Luxembourgeois du cyclisme féminin Elsy Jacobs.
Il Festival Luxembourgeois du cyclisme féminin Elsy Jacobs, breve gara a tappe lussemburghese, s'è chiuso oggi con 99.1 km intorno a Mamer e la terza vittoria in tre giornate di gara di un'atleta Rabo Liv. Se nel prologo Marianne Vos aveva colto la prima vittoria stagionale su strada, con Anna Van der Breggen ieri capace di andarsi a prendere la maglia di leader grazie ad un assolo strepitoso, a Mamer è ancora toccato a Marianne Vos esultare. La Campionessa del Mondo ha regolato Emma Johansson e la giovane danese dell'Hitec Julie Leth (classe '92), al primo podio in una gara Uci.
La Dwars door de Westhoek, gara in linea belga di categoria 1.1, vede la prima vittoria stagionale di Anna Van der Breggen. L'olandese della Rabo Liv classe '90 ha potuto finalmente esultare grazie ad una bella azione solitaria, che l'ha portata ad avere anche 40" sul plotone, poi in recupero, ma non a sufficienza per riprenderla. La Van der Breggen ha preceduto il plotone di 12", regolato da Jolien D'Hoore su Lucy Garner.
Un programma equilibrato porta ad un esordio posticipato. Ecco come si spiega il fatto che Marianne Vos debutti su strada solamente domani, in data 23 aprile. Non a caso debutta sul Muro di Huy, in quella Freccia Vallone che ha vinto per cinque volte (le altre tre, quando è andata male, ha chiuso al 29° posto, all'esordio nel 2006, quindi al 2° posto, nel 2012, ed al 6°, nel 2010). Altro esordio, o poco ci manca, ed altra che su questo Muro ha mandato fuorigiri la Vos: parliamo di Emma Pooley, che con la Lotto Belisol può far bene, non fosse che ha corso ancora poco, se non niente.
Ancora un successo per Kisten Wild, che quest'oggi si è aggiudicata la Ronde van Gelderland, gara in linea di 138 chilometri con partenza e arrivo ad Apeldoorn. La possente velocista olandese si è imposta in uno sprint ristretto dopo un finale di gara abbastanza movimentato: nei chilometri conclusivi infatti si è formato in testa un quintetto composto oltre che dalla stessa Wild anche dalla nostra Elisa Longo Borghini, dalle olandesi Annemiek Van Vleuten e Loes Gunnewijk e dalla belga Jolien D'Hoore.