Il primo tappone dolomitico, da Falzes a Cortina d'Ampezzo, vede finalmente i big sfidarsi faccia a faccia e viene vinto dalla maglia rosa Joaquim Rodríguez. Ci vuole un'ora prima che vada via la fuga giusta. All'interno la maglia azzurra Matteo Rabottini, Branislau Samoilau, Kevin Seeldraeyers, Matteo Montaguti e José Serpa. Sul Duran il gruppo dei 5 perde Montaguti, mentre dietro la Liquigas si mette a tirare dopo che l'aveva fatto per diversi chilometri l'Euskaltel. Ed è proprio un basco, Nieve, ad avvantaggiarsi sulle rampe del Passo Duran.
Sul Passo Giau l'affondo di Ivan Basso: il forcing del lombardo ha frantumato il gruppo dei primi, nella 17esima tappa del Giro d'Italia, da Falzes a Cortina. Col capitano della Liquigas hanno resistito solo Hesjedal, Pozzovivo, Scarponi, Urán e la maglia rosa Joaquim Rodríguez. Più indietro Nieve, poi Gadret, poi Cunego con Brambilla e Tschopp. Mancano ormai meno di 20 km (18 di discesa) al traguardo.
Prima tappa impegnativa al Giro d'Italia, la Cherasco-Cervinia, che va al corridore del Costarica Andrey Amador. Vanno in fuga dopo 58 km otto uomini: Amador, Montaguti, De Marchi, De Negri, Kaisen, Maes, Oliveira e Barta. Vantaggio massimo di questi uomini 13'. Sulle prime rampe del Col de Joux se ne va Jan Barta, con quattro inseguitori (Montaguti, De Negri, Amador e Kaisen) a 22". Negli ultimi chilometri del Col de Joux scatta dal gruppo Rujano e Cunego lo segue a ruota. Schleck in difficoltà ed anche Cunego viene staccato da Rujano.
Stefano Locatelli è una giovane promessa del ciclismo italiano, e in maglia Colnago-CSF sta facendo preziosa esperienza in chiave futura. Per il momento fa più il gregario che il battitore libero: «Con Pozzovivo tanto in forma, è inevitabile che sia così, anche se spero di far bene almeno in una delle tappe di montagna». Resta comunque una grande avventura, il Giro di Stefano: «L'ho sempre sognato, son qui e vado avanti malgrado qualche botta presa nelle prime tappe. Ma tutta questa gente, questi tifosi intorno, danno il coraggio e la forza per tenere duro».