La stagione termina con grande anticipo per l'ultimo vincitore della Vuelta a España Chris Horner. L'esperto corridore statunitense della RadioShack è caduto domenica durante il Campionato del Mondo a Firenze. Per lui la frattura di alcune costole, tanto dolore e l'impossibilità di prendere parte a Il Lombardia ed al Tour of Beijing, come da programma. Finisce qui anche il 2013 di Samuel Sánchez. L'asturiano, ritiratosi anche lui al Mondiale, ha infatti riportato delle fratture trabecolari composte, lesioni di entrambi i legamenti collaterali e versamento articolare.
Il numero 1 a Philippe Gilbert, campione uscente, il 16 ad Alejandro Valverde e un antiscaramantico 17 a Vincenzo Nibali... e ancora, il 31 di Nairo Quintana, il 38 di Chris Froome, il 63 di Cadel Evans; e poi il 71 di Chris Horner, il 79 di Peter Sagan, e quindi la paura fa Fabian Cancellara (che, manco a dirlo, ha il 90), forse il primo dei favoriti per il Campionato del Mondo su strada di domenica 29.
La mattina di oggi è stata agitata dalla notizia che Chris Horner sarebbe risultato irreperibile per un controllo antidoping voluto dall'Agenzia Antidoping Americana con l'appoggio di quella spagnola. A fare chiarezza sulla vicenda è un comunicato della RadioShack in cui si spiega che Horner aveva comunicato in anticipo il cambio di albergo per la notte, indicando non solo il numero ma anche numero di telefono e numero di stanza: la squadra ha anche allegato al comunicato un'immagine dell'email di notifica ricevuta dallo stesso Horner come conferma dell'avvenuto cambio di reperibilità.
Si è conclusa con uno sprint di gruppo la Vuelta a España e, come nell'unica altra volatona della corsa, ha vinto Michael Matthews. L'australiano della Orica si è imposto su Tyler Farrar sull'arrivo madrileno che chiudeva la corsa; a seguire, piazzati nei 10 Arndt, Meersman, Richeze, Bole, Petit, Janse Van Rensburg, Lasca e Wagner.