Giro Rosa 2015: Cucinotta e Bastianelli, chi si rivede! - A Pozzo d'Adda Annalisa sull'iridata di Stoccarda. Cecchini ancora terza
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Il giorno dei grandi ritorni. Quello di Annalisa Cucinotta, che non vinceva dal 3 febbraio, quando la stagione era all'alba, l'Europa al freddo e le corse in Argentina o Qatar. Fu proprio in mezzo al deserto che la friulana colse la prima vittoria nella nuova maglia Alé-Cipollini-Galassia, poi non la si vide più molto là davanti. Oggi ricompare, come per magia, e vince la sua prima frazione al Giro Rosa. Si rivede anche Marta Bastianelli, l'iridata di Stoccarda 2007. Un Mondiale cui seguì una squalifica, poi il rientro con più bassi che alti.
Il 25 maggio 2014 ha dato ala luce Clarissa Victoria e da questa stagione è rientrata in gruppo con l'Aromitalia-Vaiano-Fondriest, piccola squadra toscana. Ebbene, la Bastianelli oggi è andata ad un passo - o una bicicletta - dal colpaccio. Un successo liberatorio per Annalisa Cucinotta, presa quest'inverno dalla Alé-Cipollini-Galassia dopo che aveva ben figurato in Servetto-Footon. La velocista di punta, senza se e senza ma. Ma, appunto, di volata di successo ne disputa poche. C'è la vittoria in Qatar, dei buoni piazzamenti al Tour of Chongming Island, poco altro.
Eppure già a Ljubljana aveva chiuso al settimo posto mentre ieri, con nove fuggitive che erano riuscite ad arrivare a Mantova, la Cuci s'era permessa di regolare il plotone. Una volata praticamente inutile, ma ben riscattata da quella odierna: un successo perentorio, tanto di cappello.
Caldo terribile, partenza velocissima
Sono 103 i chilometri da percorrere per raggiungere Pozzo d'Adda da Pioltello, non c'è neanche un Gpm lungo il tracciato. È la tappa più piatta di tutto il Giro Rosa e, con ogni probabilità, l'ultima chiamata per le velociste in corsa. Si parte con un piccolo circuito attorno a Pioltello per poi portarsi nella zona di Pozzo d'Adda, dove ci si immette in un altro circuito, più grande di quello iniziale. Maglia rosa sempre sulle spalle di Megan Guarnier, che deve gestire 2" su Anna Van der Breggen a 5" su Ashleigh Moolman. Partenza velocissima e gruppo subito spezzettato in più tronconi: sarà un'altra giornata in cui si faticherà moltissimo: nonostante il dislivello della tappa, il caldo torrido rende tutto più difficile. Dopo i primi 9 km tirati alla morte, tuttavia, il gruppo ritorna compatto.
Nella fuga anche Silvia Valsecchi e Valentina Bastianelli
Attaccano Lizzie Williams (Orica), già in avanscoperta nei prime chilometri della tappa di ieri, e Mieke Kröger (Velocio-SRAM). A loro si aggiungono presto Valentina Bastianelli (INPA-Bianchi-Giusfredi), da sempre piccola, coraggiosa attaccante, e Silvia Valsecchi (BePink-LaClassica). Il vantaggio sale oltre il minuto ed all'unico traguardo volante odierno, posto a Melzo, dopo 50 km, è Silvia Valsecchi a prendersi 3" d'abbuono, con Lizzie Williams e Mieke Kröger alle sue spalle. A 46" prova a ricongiungersi Ksenia Dobrynina, a 1'13" Elena Kuchinskaya ed a 1'22" il gruppo maglia rosa. Il vantaggio del quartetto di testa nei confronti del plotone sale a 2'19" dopo la prima ora di corsa, in cui si è viaggiato a 42.4 km/h (al fresco di quei 36.5 gradi della pianura padana).
La Alé-Cipollini-Galasssia tiene cucita la corsa
Per evitare guai come quelli di ieri (per le velociste, non per le fuggiasche, s'intende...) la Alé-Cipollini-Galassia di Annalisa Cucinotta si mette a tirare il gruppo maglia rosa. In pochi chilometri il vantaggio scende a 28" ed al primo passaggio sul traguardo di Pozzo d'Adda le quattro conservano una manciata di secondi. Il gruppo ritorna compatto ai -24 e l'andatura della seconda ora di corsa è di 41.1 km/h. Nelle battute finali la velocità resta alta per scongiurare eventuali attacchi a sorpresa ed insieme alla Alé-Cipollini-Galassia si mettono al lavoro la Wiggle-Honda di Giorgia Bronzini e Jolien D'Hoore (deludentissima la Campionessa belga in questo Giro) e la Velocio-SRAM di Barbara Guarischi.
Annalisa Cucinotta fredda Marta Bastianelli
Siamo allo sprint ed Annalisa Cucinotta viene lanciata meravigliosamente dalla Alé-Cipollini-Galassia. Se ieri la fuga aveva lasciato con l'amaro in bocca la friulana, oggi non ce n'è per nessuno. Vittoria netta e meritata per la Cuci, che regola una spettacolare Marta Bastianelli ed Elena Cecchini, terza proprio come ieri. Per la tricolore il successo al Giro Rosa non vuole proprio arrivare: se lo trova sempre lì, ad un passo, ma niente. Questione di tempo, pazienza e perseveranza. Al quarto posto di giornata Tiffany Cromwell, apripista stupenda in quel di Ljubljana per Barbara Guarischi. Quinta una classe '94, Ilaria Sanguineti, ligure della BePink-LaClassica, seguita da Barbara Guarischi, poi la maglia rosa Megan Guarnier, la vincitrice di ieri, Lucinda Brand, l'altoatesina dell'INPA-Bianchi-Giusfredi, Anna Stricker (anche lei classe '94) e Lizzie Williams.
Classifica invariata, Megan Guarnier in maglia rosa
La classifica generale resta inariata, con Megan Guarnier in rosa ed Anna Van der Breggen a 2", poi Ashleigh Moolman a 5", Lucinda Brand a 12", Elisa Longo Borghini a 13", Evelyn Stevens a 15", Kasia Niewiadoma a 17", Karol-Ann Canuel a 24", Mara Abbot a 37" ed Elena Cecchini a 39". La maglia verde di miglior scalatrice resta sempre sulle spalle di Carlee Taylor, che comanda insieme a Flavia Oliveira con 15 punti (oggi nessun traguardo su cui confrontarsi); la maglia ciclamino della classifica a punti è sempre in camera di Lucinda Brand, con la bianca di miglior giovane a Kasia Niewiadoma e la azzurra di miglior italiana ad Elisa Longo Borghini.
Domani arrivo all'Aprica: una prima scremata
Terminata la prima parte di Giro Rosa, con la sola frazione di San Fior a fare davvero selezione, da domani s'inizia a fare sul serio. L'arrivo è prestigioso e di nome fa Aprica, ma non ci si deve aspettare il consueto tappone con il Mortirolo, come accade tra i professionisti. Si partirà infatti da Trezzo Sull'Adda, dirigendosi verso Edolo e salendo verso l'Aprica, dove si arriverà dopo 128.4 km. Una salita da passo, dove chi vorrà staccare le dirette rivali dovrà fare un gran rito già da subito e, perché no, confidare nel caldo (anche oggi in molte hanno patito la temperatura da sauna).
Dopo l'Aprica si affronterà una tappa che può essere tutto o niente, la Tresivio-Morbegno, quindi la frazione ligure da Arenzano a Loano - anche lì si salirà parecchio - seguita dalla crono di 21.7 km da Pisano a Nebbiuno.
Chi non avrà chiuso il Giro Rosa lì dovrà giocarsi tutto sull'ultimo arrivo, ancora in salita. Il solito San Domenico di Varzo, presente da due edizioni a questa parte (vi hanno vinto Mara Abbott nel 2013 ed Emma Pooley lo scorso anno). Insomma, sarà tutto un altro Giro Rosa, da domani. E se il caldo, in questi primi cinque giorni, non è stato il miglior amico delle ragazze, figuriamoci le salite.