Nys-Albert, uno a uno - GVA e SP: si rivede l'iridato Boom
C'era una grande attesa per questo fine settimana di corse in Belgio e Olanda. Primo perché si trattava di corse di primissimo piano: il Koppenbergcross a Oudenaarde, la gara più prestigiosa tra quelle inserite nel Trofeo GVA (Gazet Van Antwerpen) sabato e la seconda prova del Superprestige in programma a Veghel-Eerde domenica. Il secondo punto di interesse era rivolto al duello Nys-Albert, che non è un semplice duello, è un possibile punto di svolta nelle gerarchie che da anni non trovavano più giovani di valore in grado di sfidare i "miti" Nys, Wellens e Vervecken, preso ormai atto che Sven Vanthourenhout difficilmente riuscirà a mantenere le attese che ne hanno accompagnato 5 anni orsono lo sbarco fra gli Élite. Com'è andata a finire?
Uno a uno. Sabato la corsa è stata davvero tosta. Oltre ad una altimetria tra le più toste del calendario (non si scala solo il Koppenberg ad ogni passaggio, il tracciato prevede anche una ripida salita in erba e una discesa molto impegnativa), i corridori hanno trovato anche pioggia, vento gelido e una distesa di fango. Quest'anno, solo nella gara di Zonhoven si era corso in condizioni simili, quasi un mese fa. Sven Nys ha corso con la consueta intelligenza tattica. È rimasto guardingo nelle prime posizioni senza prendere mai l'iniziativa e mantenendo la calma nelle fasi più caotiche della corsa. Albert, al contrario, ha preso l'iniziativa fin da subito, mettendo in atto la tattica, più volte rivelatasi vincente nella scorsa stagione: quella dell'attacco serrato fin dai primi giri.
La fame di rivincita di Nys però si è dimostrata davvero insuperabile e se si vuole trovare un difetto in Albert, lo si può accusare di essere ancora inferiore nei tratti a piedi. Più volte, infatti, si è leggermente sfilato nelle salite fangose per poi ricongiungersi nei tratti pedalabili. L'elastico si è però rotto col passare dei giri. In costante crescita di condizione il campione del mondo Lars Boom, che si è incollato alla ruota di Nys senza disdegnare azioni offensive che "il cannibale di Baal", che con l'edizione di quest'anno ha vinto 6 volte il Koppenbergcross (5 volte negli ultimi 5 anni), ha prontamente rintuzzato. Tra il trio delle meraviglie e il resto della compagnia, al momento c'è un divario evidente. Bart Wellens non è ancora al meglio, Klaas Vantornout, che mostra una autentica allergia alle gare di Coppa del Mondo, si esprime meglio in Superprestige e GVA, ma non riesce a trovare lo spunto vincente. Ancora indetro di condizione il vice-campione del mondo Stybar, mentre Bart Aernouts appare ormai stabilizzato al ruolo di piazzato.
L'ultimo giro della corsa di Oudenaarde è stato degno di un libro giallo. Boom ha attaccato sul tratto più ripido del Koppenberg, Nys ha reagito all'inizio della salita erbosa creando un lieve gap, amplificato nel tratto a piedi. Quando ormai sembrava fatta, ecco l'imprevisto. Nell'approcciare una secca curva a destra, dove già prima si era verificata una caduta collettiva di Nys, Boom e Albert, la ruota anteriore di Nys scivola e il campione belga cade. L'imprevisto sembra favorire Boom, ma il campione del mondo cade a sua volta. Nella caduta, Nys riporta la lussazione di un dito. L'inseguimento di Boom è vano e Nys vince a braccia alzate, cogliendo l'ennesima vittoria in carriera, la quinta stagionale. Due gli italiani in gara. Enrico Franzoi ha corso una gara in rimonta, giungendo 11°. Più indietro Marco Bianco, comunque onorevole 23°.
Ventiquattr'ore dopo la palude belga, il circus del grande ciclocross si è spostato a Veghel-Eerde, su un tracciato radicalmente diverso, nettamente più veloce con unica difficoltà: la montagnetta della ex discarica comunale, ora trasformata in parco pubblico. Diverse anche le condizioni del terreno, questa volta prevalentemente asciutto. La media del vincitore è stata di 30 km/h. Sven Nys si è presentato al via con un dito fasciato a causa della lussazione subita il giorno prima e problemi alla schiena. Niels Albert ha replicato la tattica del giorno prima, trovando però come alleata la stanchezza che molti avversari hanno accusato.
Il giovane belga si è trovato solo in testa già nel corso del secondo giro, continuando la sua cavalcata solitaria senza mai calare il ritmo e aumentando costantemente il suo vantaggio sugli avversari, che a turno hanno provato ad inseguirlo. Lars Boom è stato colui che più si è avvicinato ad Albert, ma una volta giunto a pochi metri dal rivale si è dovuto arrendere, ammettendo candidamente a fine gara di non potere nulla contro un Albert come quello visto oggi. Nys si è difeso, cogliendo un terzo posto che alla luce delle condizioni fisiche di oggi deve essere visto positivamente. Klaas Vantornout ha corso una bella gara e solo una caduta nell'ultimo giro gli ha tolto la possibilità di giocarsi il podio. Quinto, per la terza gara di fila, Bart Wellens, che nelle ultime gare ha mostrato problemi in partenza. Quasi mai infatti riesce a sfruttare la buona posizione che la sua posizione nel ranking UCI gli offre. Solide prestazioni anche per l'olandese Al e per i giovani belgi Pauwels, Peeters e Dieter Vanthourenhout, cugino di Sven, che è ancora alle prese con i postumi della caduta di Olomouc di fine settembre e non è andato oltre la tredicesima posizione, una dietro Erwin Vervecken, ancora lontano dalla migliore condizione. Assente Enrico Franzoi, che non ha ancora raggiunto l'accordo economico con gli organizzatori del Superprestige, Marco Bianco ha difeso i colori dell'Italia, non riuscendo però a concludere la prova.
Nelle altre gare del fine settimana in Europa, Francis Mourey ha fatto la voce grossa vincendo sabato a Marle davanti a Vervecken e domenica a Hittnau su un percorso innevato, battendo il campione svizzero Heule.
A Lievin, i Campionati Europei hanno incoronato l'olandese Eising tra gli Juniores, la tedesca Kupfernagel tra le Donne e lo scatenato tedesco Walsleben tra gli Under 23. Per l'Italia nessuna medaglia, ma piazzamenti nei dieci per gli Juniores Falaschi (5°) e Luca Braidot (8°).
La carovana si sposta ora a Pijnacker per la terza prova della Coppa del Mondo Élite e Donne, seconda prova per Juniores e Under 23.