Si conclude a Meilen l'EKZ Tour, con una tappa già di per sè difficile a livello altimetrico caratterizzata da pioggia e terreno fangoso: tra le donne queste condizioni da biker esaltano Eva Lechner, che vince staccando di 1'18" la rivale Pavla Havklikova (che ha portato a casa la classifica finale).
Si è compiuta oggi sul circuito di Heusden-Zolder la quinta delle sette tappe di Coppa del Mondo di Ciclocross, a 5 giorni di distanza dalla prova di Namûr. Tra gli uomini il vincitore è lo stesso, ossia il campione del mondo Mathieu Van Der Poel, che ha lasciato il folto gruppo dei contendenti dopo la metà gara con Kevin Pauwels e Lars Van Der Haar, seminando poi i due rivali nel penultimo giro.
Ottima prova di Gioele Bertolini a Namur, per la terza gara della coppa del mondo di ciclocross riservata agli under 23. Il lombardo ha perso il testa a testa con Eli Iserbyt, sempre più leader di coppa, che lo ha staccato dopo 3 giri, ma è riuscito a conquistare la seconda posizione, tenendosi alle spalle l'altro belga Quinten Hermans. Bertolini è ora terzo in coppa del mondo, a 58 lunghezze di distanza da Iserbyt.
Prova dolceamara all'EKZ Tour per gli italiani presenti: a Eschenbach nella gara maschile Gioele Bertolini è artefice di una gran prova, che lo ha visto a lungo al comando tallonato da Marcel Wildhaber nei giri finali. Lo svizzero riesce a riprenderlo grazie a una caduta, e giunti allo sprint ci vuole il fotofinish per stabilire che Gioele Bertolini è vincente. Ma qui, ulteriore colpo di scena: la giuria lo declassa al secondo posto per sprint irregolare. Terzo si classifica Michael Vanthourenhout.
Giornata di sole, gara velocissima e ancora una vittoria straniera al Ciclocross del Ponte di Faè di Oderzo. A imporsi al traguardo è stato il campione nazionale tedesco Marcel Meisen, bravo ad allungare proprio all'ultimo giro e a precedere Gioele Bertolini (un po' sfortunato: gli si è sganciato un pedale quando ancora aveva la possibilità di riportarsi sull'avversario), col francese Francis Mourey a completare il podio davanti a un generoso Enrico Franzoi e al ceco Tomas Paprstka.