Dal 05 al 07 dicembre i 22 atleti dei due Team Marchiol (12 per la squadra Continental e 10 per la dilettanti) si sono incontrati per la prima volta presso la sede della società a Tezze di Vazzola (TV). «I ragazzi hanno potuto stare tutti insieme - dice soddisfatto il team manager Mirco Lorenzetto - si sono conosciuti e stanno iniziando a fare gruppo».
È Filippo Pozzato, che non vinceva da febbraio - era il Trofeo Laigueglia - il vincitore della Coppa Agostoni 2013. La corsa, accorciata dai 198.7 km previsti in origine a 169.7 km, togliendo uno dei quattro giri iniziali da 29 km, a causa delle difficoltà incontrate dalle squadre nel raggiungere l'arrivo di Lissone a causa del traffico, è vissuta su una prima fuga con Tim Mertens, Matthew Brammeier, Louis Meintjes, Nicola Dal Santo e Alberto Cecchin (vantaggio massimo: 4'). Sulla prima asperità di giornata, l'ascesa di Ello, si muove Fabio Aru.
L'ultima tappa del Tour de Korea, soli 90.8 km da Hongcheon a Hanam, vede la vittoria di Joon Yong Seo, che allo sprint ha anticipato il portacolori di Hong Kong Ho Ting Kwok e l'australiano Eric Sheppard. Kristian Sbaragli si piazza anche oggi, è un buon 8° posto il suo che chiude una corsa coreana corsa tappa dopo tappa in avanti e col coltello tra i denti. L'empolese, insieme all'altro italiano protagonista, Alberto Cecchin (Team Nippo-De Rosa), s'è spesso piazzato ed ha vinto la prima tappa, indossando la maglia di leader della generale, oltre che la cronosquadre con la sua MTN Qhubeka.
Tanti gli attacchi fin dai primi chilometri e alla fine una coppia di fuggitivi è riuscita ad anticipare il gruppo nella 7a tappa del Tour de Korea: a giocarsi la vittoria di tappa sono stati infatti il coreano Ho-Sung Cho e l'australiano Eric Sheppard con il corridore della Seoul Cycling Team che è stato il più lesto nello sprint a due.
Ancora una beffa per Alberto Cecchin al Tour de Korea, stavolta secondo a seguito di una fuga. È il canadese Zachary Bell (Champion System) a imporsi su un gruppetto di 11 unità, partito quando mancavano 120 km al traguardo. È stata una tappa movimentata sin dal primo GPM dopo 36 km dalla partenza da Pyeongchang, dove già si era prodotta una notevole selezione. Poi è partita l'azione decisiva, col gruppo del leader Cheung che perdeva inesorabilmente terreno. Alla fine si è arrivati a Yangyang in volata ed il veneto del team Nippo ha dovuto soccombere: 3° il giapponese Nakajima (Aisan).
Alberto Cecchin (Team Nippo-De Rosa) è andato nuovamente vicino al successo al Tour de Korea: nella frazione italiane era arrivato secondo alle spalle di Sbaragli, oggi nella quarta tappa ha ottenuto un altro secondo posto, stavolta alle spalle dell'americano Eric Young. Nella volata finale il corridore della Optum s'è rivelato il più rapido e per lui si tratta della seconda vittoria al Tour de Korea visto che s'era aggiudicato anche la tappa numero 2.
Una splendida volata di quasi 300 metri ha permesso a Kristian Sbaragli di vincere la sua prima corsa in carriera da professionista: il corridore della MTN ha fatto sua la prima tappa del Tour de Korea sul traguardo di Muju. La tappa è stata caratterizzata da una della fuga di Martin Wesemann, anche lui della MTN Qhubeka, ma nel finale ci sono stati diversi tentativi di attacco visto che in gruppo erano rimasti pochi corridori: Sbaragli ha dovuto lanciare una volata lunghissima per andare a chiudere su un attaccare ma è riuscito a saltarlo e a tagliare il traguardo a braccia alzare.
Italiani in evidenza anche nell'ultima tappa della Flèche du Sud: a Esch-Sur-Alzette vince l'americano Oscar Clark, della Hincapie Sportswear, su Alexander Foliforov (Helicopters). Il gruppo dei migliori è staccato di 5", con Alberto Cecchin piazzato quinto ed Eugenio Alafaci sesto. La classifica finale, modellata dalla terza tappa, vede trionfare il danese Michael Valgren Andersen (Cult Energy) sullo svizzero Saggiorato (EKZ) a 2" e su Joey Rosskopf a 4" (Hincapie Sportswear).