Al penultimo giorno finalmente la Vuelta riesce a sfondare il muro dei 2000 metri: lo fa con l'ultimo traguardo in quota dell'edizione 2010, sull'inedita salita di Bola del Mundo. Poco più di 170 km la lunghezza, Cruz Verde e León per scaldare i motori nella prima metà della tappa, poi il classico Puerto de Navacerrada piazzato con la vetta ad appena più di 50 km dalla fine. Una salita, quella di Navacerrada, mai realmente decisiva, né troppo lunga, né troppo dura. Dalla vetta, una decina di chilometri di discesa, e una ventina di falsopiano digradante verso i piedi dell'ultima scalata verso Navacerrada, poi la svolta a destra per i 3.3 km finali in terra battuta verso la già citata Bola del Mundo, con gli ultimi 2 km raggiungono pendenze tali da essere realmente significative (oltre l'11%, per intenderci). A quel punto, comunque, il peso di un'intera Vuelta dovrebbe farsi sentire sulle spalle dei protagonisti, e giocare un ruolo nell'ultima battaglia tra Nibali e Mosquera per la maglia rossa e tra Velits, Schleck e Joaquím Rodríguez per il terzo gradino del podio.
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allandavis27: Complimenti a Phil Gilbert, credo che abbiamo un'idea di chi possa essere il favorito per il Mondiale...
Carlos_Sastre: Domani è l'ultima opportunità per vincere una tappa: ci voglio sicuramente provare
michelkreder: Per fortuna nessuno ha deciso di attaccare sulla salita di 2a dopo 6 km! Tutti hanno pensato lo stesso e ce la siamo presi comoda. Invece il finale è stato molto veloce, Tyler secondo... :)
f_cancellara: Abbandonato oggi la Vuelta, è la cosa migliore. Ho bisogno di un po' di riposo e di stare con la mia famiglia. 2 giorni senza bici e poi si riinizia la preparazione. Per il Mondiale.
È la seconda volta che la Vuelta a España sceglie questo piccolo comune di poco più di 6mila anime nella comunità autonoma di Madrid come sede di partenza di tappa. Nel 2005 da qui partì la 18esima tappa che si concluse ad Alcobendas e vide la vittoria del giovanissimo Haussler, che battè Elmiger al termine di una delle classiche lunghe fughe di fine GT. Storicamente la città è sempre stata un punto di incontro tra Madrid, Ávila e Toledo e il nome è dovuto alla proliferazione di molte chiese nel territorio che la fecero soprannominare Valle delle Chiese (Valdeiglesias, appunto). Il Castillo de Coracera è il simbolo della città ed ospita il Centro de Interpretación del Vino. Con 20 km di costa, infine, San Martín de Valdeiglesias è scelto dai turisti per la riserva di San Juan e per tutte le attività marine e nautiche, compresa la balneazione.