Pianura, pianura e solo pianura. Ecco cosa deve aspettarsi il gruppo nella prima tappa in linea in terra danese. Il Gpm simbolico posto a metà percorso a quota 48 metri servirà soltanto ad assegnare la prima maglia azzurra che andrà sulle spalle di uno dei fuggitivi o, se il gruppo fosse compatto, addirittura su quelle di un velocista. L'unica insidia possibile potrà essere rappresentata dal vento, soprattutto nei 50 km successivi al traguardo volante di Søndervig (al km 48), in pratica la parte di tappa che si disputerà costeggiando il Mare del Nord, in direzione (appunto) nord. Ma di spazio per recuperare eventuali defaillance in questo frangente, ce ne sarà a sufficienza: dopo il Gpm (km 118) si torna verso Herning, e nella cittadina d'arrivo verrà affrontato un circuito di poco più di 12 km che culminerà con un ultimo km in comune con la crono d'apertura.
Vento e ventagli a parte, comunque oggi a Herning avremo un arrivo in volata e bisognerà solo capire quanto corridori ci saranno a giocarselo. Il grande favorito è ovviamente il campione del mondo Mark Cavendish che i bookmaker quotano addirittura a 1.80: il britannico dell'Isola di Man, però, in dieci grandi giri disputati solo una volta s'è imposto nella prima volata: un po' la sfortuna, un po' la necessità di trovare i ritmi e le misure giuste, ma potremmo dire che gli avversari di Cannonball potrebbero avere una gran bella occasione. Attenzione quindi a Bos, Goss, Renshaw, ai nostri Guardini e Chicchi, al giovane Démare mentre in caso di ventagli saranno molto favoriti Farrar, Bennati e Hushovd che sono abili a cavarsela in queste situazioni. Visti i distacchi creati dalla cronometro di ieri nessun velocista è in grado di mettere in pericolo la maglia rosa di Taylor Phinney, anche perché l'americano è un corridore che con il vento non se la cava affatto male. Per i favoriti per la vittoria finale di questo Giro invece sarà fondamentale non finire intrappolati nei ventagli perché basta poco per trovarsi staccati di un paio di minuti: occorrerà quindi grande attenzione ed una squadra forte e compatta.
Non pensiate che Herning veda il ciclismo per la prima volta con il Giro d'Italia. Dal 1992 infatti si disputa regolarmente (seppur quest'anno non si correrà) nel mese di maggio il GP Herning, corsa in linea che si disputa attorno alla cittadina della grande partenza rosa. Dal 2005 il GP Herning fa parte dell'UCI Europe Tour come categoria 1.1. Corsa vinta per 13 delle 19 edizioni ad oggi disputate da corridori danesi, con qualche straniero a colpire di quando in quando. Il britannico Brian Smith la fa sua nel 1994 ed il francese Frédéric Moncassin la conquista l'anno seguente. L'olandese Rudy Kemna coglie la doppietta tra 2001 e 2002 mentre nel 2007 è Kurt-Asle Arvesen, norvegese, a colpire. Nel 2008 la corsa non viene disputata mentre nel 2009, 2010 e 2011 solo danesi al primo posto (rispettivamente René Jørgensen, Alex Rasmussen e Troels Vinther). Una sola volta i colori italiani si affacciarono su questo palcoscenico fatto di asfalto danese e di stradine sterrate: era il 2004 e Michele bartoli si piazzò alle spalle del forte danese Frank Høj. Il maggior detentore del GP Herning? Naturalmente è un nativo di questo posto: il suo nome è Bjarne Riis...