Il Portale del Ciclismo professionistico

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Ancora salita dopo il secondo giorno di riposo e questa volta si tratterà di una cronoscalata. I primi chilometri non saranno impegnativi, addirittura con un tratto in leggera discesa subito in partenza. L'ascesa vera comincerà dopo 5.3 km: i primi 4 saranno i più duri, ad oltre il 10% medio, poi la strada si farà progressivamente più facile. Un probabile fattore determinante potrà essere il recupero durante la giornata di pausa.

Anche per l'esercizio della cronoscalata Betclic.it dà come favorito assoluto Alberto Contador, quotandolo a 1.50. Di conseguenza, parecchio appetibili le quote dei suoi avversari: si parte dall'8 di Garzelli, trionfatore 12 mesi fa al Plan de Corones ma verosimilmente ancora affaticato dopo la lunga fuga nel tappone di domenica. Nibali e Menchov sono dati a 10, mentre Rujano, che a ottime attitudini da scalatore unisce anche discrete doti da cronoman, a 20. Ottime anche le quote per Scarponi e Kreuziger, entrambi a 25, che hanno tutte le carte in regola per sfoderare un'eccellente prova.

Belluno

Collocata nella stretta Val Belluna, Belluno ha il non invidiabile primato di essere il capoluogo di provincia più freddo d'Italia: la temperatura media annua si aggira intorno ai 10°, con una media di 0° a Gennaio. Non a caso è circondato da montagne dolomitiche, il gruppo della Schiara, il Serva, il Talvena e il Nevegal della tappa di oggi. La città è di origine romana e le prime fortificazioni furono costruite attorno al 200 a.C, visto che da lì passava una importante via di comunicazione, quella che poi divenne la via Altinate in epoca Augustiana, che portava al Danubio. La cosa più caratteristica di Belluno è la "sagra de i fiŝciòt", una festa tra il sacro e il profano che affianca una processione della Madonna Addolorata (si svolge 2 settimane prima di Pasqua) a stand gastronomici e di artigianato. Di Belluno sono l'ex-ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, il cantante Federico Stragà, Papa Gregorio XVI e lo scrittore Dino Buzzati, sicuramente ispirato dagli scenari cupi delle dolomiti nel suo masterpiece "Il deserto dei Tartari".

Nevegal

La salita di Nevegal da Belluno fino ad ora è stata un po' trascurata dalle strade del Giro; in realtà, Nevegal ebbe una piccola parentesi con la corsa rosa negli anni '60, quando il giro fece tappa per due anni di seguito, nel 1962 e nel 1963. Il primo anno, Lignano- Nevegal, c'è la salita dell'altipiano del Cansiglio e DeFilippis tenta l'attacco da lontano, ma viene ripreso; sull'erta finale, tenta l'attacco il giovane Zanchetta portandosi dietro Soler e la maglia rosa Desmet. Da dietro però ai -4 giunge Carlesi, rilancia, stacca Zanchetta e poi batte sul traguardo lo spagnolo e il belga, che consolida il suo primato. Nel 1963 si parte da Gorizia, la tappa è più dura, prevede passaggi da Sappada e Passo del Zovo e precede una terribile Belluno - Moena. Siamo ormai alla 18°tappa e Adorni e Balmanion si giocano il Giro; è Pambianco, vincitore 2 anni prima del Giro, a prevalere dopo una lunga fuga e a resistere alla rimonta di Italo Zilioli, mentre Balmanion e Adorni arrivano insieme a 54" da Pambianco.

Nicola Stufano
Belluno

Collocata nella stretta Val Belluna, Belluno ha il non invidiabile primato di essere il capoluogo di provincia più freddo d'Italia: la temperatura media annua si aggira intorno ai 10°, con una media di 0° a Gennaio. Non a caso è circondato da montagne dolomitiche, il gruppo della Schiara, il Serva, il Talvena e il Nevegal della tappa di oggi. La città è di origine romana e le prime fortificazioni furono costruite attorno al 200 a.C, visto che da lì passava una importante via di comunicazione, quella che poi divenne la via Altinate in epoca Augustiana, che portava al Danubio. La cosa più caratteristica di Belluno è la "sagra de i fiŝciòt", una festa tra il sacro e il profano che affianca una processione della Madonna Addolorata (si svolge 2 settimane prima di Pasqua) a stand gastronomici e di artigianato. Di Belluno sono l'ex-ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, il cantante Federico Stragà, Papa Gregorio XVI e lo scrittore Dino Buzzati, sicuramente ispirato dagli scenari cupi delle dolomiti nel suo masterpiece "Il deserto dei Tartari".

Nevegal

La salita di Nevegal da Belluno fino ad ora è stata un po' trascurata dalle strade del Giro; in realtà, Nevegal ebbe una piccola parentesi con la corsa rosa negli anni '60, quando il giro fece tappa per due anni di seguito, nel 1962 e nel 1963. Il primo anno, Lignano- Nevegal, c'è la salita dell'altipiano del Cansiglio e DeFilippis tenta l'attacco da lontano, ma viene ripreso; sull'erta finale, tenta l'attacco il giovane Zanchetta portandosi dietro Soler e la maglia rosa Desmet. Da dietro però ai -4 giunge Carlesi, rilancia, stacca Zanchetta e poi batte sul traguardo lo spagnolo e il belga, che consolida il suo primato. Nel 1963 si parte da Gorizia, la tappa è più dura, prevede passaggi da Sappada e Passo del Zovo e precede una terribile Belluno - Moena. Siamo ormai alla 18°tappa e Adorni e Balmanion si giocano il Giro; è Pambianco, vincitore 2 anni prima del Giro, a prevalere dopo una lunga fuga e a resistere alla rimonta di Italo Zilioli, mentre Balmanion e Adorni arrivano insieme a 54" da Pambianco.

Belluno

Collocata nella stretta Val Belluna, Belluno ha il non invidiabile primato di essere il capoluogo di provincia più freddo d'Italia: la temperatura media annua si aggira intorno ai 10°, con una media di 0° a Gennaio. Non a caso è circondato da montagne dolomitiche, il gruppo della Schiara, il Serva, il Talvena e il Nevegal della tappa di oggi. La città è di origine romana e le prime fortificazioni furono costruite attorno al 200 a.C, visto che da lì passava una importante via di comunicazione, quella che poi divenne la via Altinate in epoca Augustiana, che portava al Danubio. La cosa più caratteristica di Belluno è la "sagra de i fiŝciòt", una festa tra il sacro e il profano che affianca una processione della Madonna Addolorata (si svolge 2 settimane prima di Pasqua) a stand gastronomici e di artigianato. Di Belluno sono l'ex-ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, il cantante Federico Stragà, Papa Gregorio XVI e lo scrittore Dino Buzzati, sicuramente ispirato dagli scenari cupi delle dolomiti nel suo masterpiece "Il deserto dei Tartari".

Nevegal

La salita di Nevegal da Belluno fino ad ora è stata un po' trascurata dalle strade del Giro; in realtà, Nevegal ebbe una piccola parentesi con la corsa rosa negli anni '60, quando il giro fece tappa per due anni di seguito, nel 1962 e nel 1963. Il primo anno, Lignano- Nevegal, c'è la salita dell'altipiano del Cansiglio e DeFilippis tenta l'attacco da lontano, ma viene ripreso; sull'erta finale, tenta l'attacco il giovane Zanchetta portandosi dietro Soler e la maglia rosa Desmet. Da dietro però ai -4 giunge Carlesi, rilancia, stacca Zanchetta e poi batte sul traguardo lo spagnolo e il belga, che consolida il suo primato. Nel 1963 si parte da Gorizia, la tappa è più dura, prevede passaggi da Sappada e Passo del Zovo e precede una terribile Belluno - Moena. Siamo ormai alla 18°tappa e Adorni e Balmanion si giocano il Giro; è Pambianco, vincitore 2 anni prima del Giro, a prevalere dopo una lunga fuga e a resistere alla rimonta di Italo Zilioli, mentre Balmanion e Adorni arrivano insieme a 54" da Pambianco.

Belluno

Collocata nella stretta Val Belluna, Belluno ha il non invidiabile primato di essere il capoluogo di provincia più freddo d'Italia: la temperatura media annua si aggira intorno ai 10°, con una media di 0° a Gennaio. Non a caso è circondato da montagne dolomitiche, il gruppo della Schiara, il Serva, il Talvena e il Nevegal della tappa di oggi. La città è di origine romana e le prime fortificazioni furono costruite attorno al 200 a.C, visto che da lì passava una importante via di comunicazione, quella che poi divenne la via Altinate in epoca Augustiana, che portava al Danubio. La cosa più caratteristica di Belluno è la "sagra de i fiŝciòt", una festa tra il sacro e il profano che affianca una processione della Madonna Addolorata (si svolge 2 settimane prima di Pasqua) a stand gastronomici e di artigianato. Di Belluno sono l'ex-ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, il cantante Federico Stragà, Papa Gregorio XVI e lo scrittore Dino Buzzati, sicuramente ispirato dagli scenari cupi delle dolomiti nel suo masterpiece "Il deserto dei Tartari".

Nevegal

La salita di Nevegal da Belluno fino ad ora è stata un po' trascurata dalle strade del Giro; in realtà, Nevegal ebbe una piccola parentesi con la corsa rosa negli anni '60, quando il giro fece tappa per due anni di seguito, nel 1962 e nel 1963. Il primo anno, Lignano- Nevegal, c'è la salita dell'altipiano del Cansiglio e DeFilippis tenta l'attacco da lontano, ma viene ripreso; sull'erta finale, tenta l'attacco il giovane Zanchetta portandosi dietro Soler e la maglia rosa Desmet. Da dietro però ai -4 giunge Carlesi, rilancia, stacca Zanchetta e poi batte sul traguardo lo spagnolo e il belga, che consolida il suo primato. Nel 1963 si parte da Gorizia, la tappa è più dura, prevede passaggi da Sappada e Passo del Zovo e precede una terribile Belluno - Moena. Siamo ormai alla 18°tappa e Adorni e Balmanion si giocano il Giro; è Pambianco, vincitore 2 anni prima del Giro, a prevalere dopo una lunga fuga e a resistere alla rimonta di Italo Zilioli, mentre Balmanion e Adorni arrivano insieme a 54" da Pambianco.

Belluno

Collocata nella stretta Val Belluna, Belluno ha il non invidiabile primato di essere il capoluogo di provincia più freddo d'Italia: la temperatura media annua si aggira intorno ai 10°, con una media di 0° a Gennaio. Non a caso è circondato da montagne dolomitiche, il gruppo della Schiara, il Serva, il Talvena e il Nevegal della tappa di oggi. La città è di origine romana e le prime fortificazioni furono costruite attorno al 200 a.C, visto che da lì passava una importante via di comunicazione, quella che poi divenne la via Altinate in epoca Augustiana, che portava al Danubio. La cosa più caratteristica di Belluno è la "sagra de i fiŝciòt", una festa tra il sacro e il profano che affianca una processione della Madonna Addolorata (si svolge 2 settimane prima di Pasqua) a stand gastronomici e di artigianato. Di Belluno sono l'ex-ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, il cantante Federico Stragà, Papa Gregorio XVI e lo scrittore Dino Buzzati, sicuramente ispirato dagli scenari cupi delle dolomiti nel suo masterpiece "Il deserto dei Tartari".

Nevegal

La salita di Nevegal da Belluno fino ad ora è stata un po' trascurata dalle strade del Giro; in realtà, Nevegal ebbe una piccola parentesi con la corsa rosa negli anni '60, quando il giro fece tappa per due anni di seguito, nel 1962 e nel 1963. Il primo anno, Lignano- Nevegal, c'è la salita dell'altipiano del Cansiglio e DeFilippis tenta l'attacco da lontano, ma viene ripreso; sull'erta finale, tenta l'attacco il giovane Zanchetta portandosi dietro Soler e la maglia rosa Desmet. Da dietro però ai -4 giunge Carlesi, rilancia, stacca Zanchetta e poi batte sul traguardo lo spagnolo e il belga, che consolida il suo primato. Nel 1963 si parte da Gorizia, la tappa è più dura, prevede passaggi da Sappada e Passo del Zovo e precede una terribile Belluno - Moena. Siamo ormai alla 18°tappa e Adorni e Balmanion si giocano il Giro; è Pambianco, vincitore 2 anni prima del Giro, a prevalere dopo una lunga fuga e a resistere alla rimonta di Italo Zilioli, mentre Balmanion e Adorni arrivano insieme a 54" da Pambianco.

Belluno

Collocata nella stretta Val Belluna, Belluno ha il non invidiabile primato di essere il capoluogo di provincia più freddo d'Italia: la temperatura media annua si aggira intorno ai 10°, con una media di 0° a Gennaio. Non a caso è circondato da montagne dolomitiche, il gruppo della Schiara, il Serva, il Talvena e il Nevegal della tappa di oggi. La città è di origine romana e le prime fortificazioni furono costruite attorno al 200 a.C, visto che da lì passava una importante via di comunicazione, quella che poi divenne la via Altinate in epoca Augustiana, che portava al Danubio. La cosa più caratteristica di Belluno è la "sagra de i fiŝciòt", una festa tra il sacro e il profano che affianca una processione della Madonna Addolorata (si svolge 2 settimane prima di Pasqua) a stand gastronomici e di artigianato. Di Belluno sono l'ex-ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, il cantante Federico Stragà, Papa Gregorio XVI e lo scrittore Dino Buzzati, sicuramente ispirato dagli scenari cupi delle dolomiti nel suo masterpiece "Il deserto dei Tartari".

Nevegal

La salita di Nevegal da Belluno fino ad ora è stata un po' trascurata dalle strade del Giro; in realtà, Nevegal ebbe una piccola parentesi con la corsa rosa negli anni '60, quando il giro fece tappa per due anni di seguito, nel 1962 e nel 1963. Il primo anno, Lignano- Nevegal, c'è la salita dell'altipiano del Cansiglio e DeFilippis tenta l'attacco da lontano, ma viene ripreso; sull'erta finale, tenta l'attacco il giovane Zanchetta portandosi dietro Soler e la maglia rosa Desmet. Da dietro però ai -4 giunge Carlesi, rilancia, stacca Zanchetta e poi batte sul traguardo lo spagnolo e il belga, che consolida il suo primato. Nel 1963 si parte da Gorizia, la tappa è più dura, prevede passaggi da Sappada e Passo del Zovo e precede una terribile Belluno - Moena. Siamo ormai alla 18°tappa e Adorni e Balmanion si giocano il Giro; è Pambianco, vincitore 2 anni prima del Giro, a prevalere dopo una lunga fuga e a resistere alla rimonta di Italo Zilioli, mentre Balmanion e Adorni arrivano insieme a 54" da Pambianco.

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17.00 - Nevegal

Soggetti Alternativi

Primo grande giro anche per lui, debuttante nella corsa rosa al terzo anno tra i professionisti. Approdato alla Vacansoleil in questa stagione dopo due anni alla ISD, è uno dei tanti atleti russi messisi in mostra nelle categorie. In particolare le cronometro sono state il terreno in cui ha dato il meglio di sè: campione nazionale contro il tempo tra gli Under 23 nel 2006 ma soprattutto campione europeo a crono l'annata successiva. Buoni anche alcuni suoi piazzamenti in corse prestigiose come il 2° posto al Giro delle Regioni 2006 e l'8° al Giro della Valle d'Aosta 2008. Cerca ancora il primo acuto tra i pro ed in questo Giro d'Italia funge un pò da battitore libero quando non lavora per i suoi capitani, cercando magari la fuga o provando a far bene proprio a cronometro. L'importante del resto è andare sempre al...Maxim!

Vivian Ghianni

Primo grande giro anche per lui, debuttante nella corsa rosa al terzo anno tra i professionisti. Approdato alla Vacansoleil in questa stagione dopo due anni alla ISD, è uno dei tanti atleti russi messisi in mostra nelle categorie. In particolare le cronometro sono state il terreno in cui ha dato il meglio di sè: campione nazionale contro il tempo tra gli Under 23 nel 2006 ma soprattutto campione europeo a crono l'annata successiva. Buoni anche alcuni suoi piazzamenti in corse prestigiose come il 2° posto al Giro delle Regioni 2006 e l'8° al Giro della Valle d'Aosta 2008. Cerca ancora il primo acuto tra i pro ed in questo Giro d'Italia funge un pò da battitore libero quando non lavora per i suoi capitani, cercando magari la fuga o provando a far bene proprio a cronometro. L'importante del resto è andare sempre al...Maxim!

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GiroTweet

davidarroyito: Oggi è un giorno duro. Ci ha lasciato un gran ciclista e compagno, Xavi. Riposa in pace, amico.

albertocontador: La vita è così ingiusta e difficile da comprendere in certi momenti. I miei sentimenti per la morte di Xavi Tondo sono indescrivibili. I miei pensieri più sinceri vanno alla sua famiglia, era una persona incredibile e che amava questo sport come nient'altro. Mi mancherai, riposa in pace

VincenzoNibali: È difficile ascoltare e accettare notizie così tristi. Xavier era un grande ciclista e un grande uomo, ci mancherà.

cammeyercyclist (domenica): Il corpo mi fa male dalla testa ai piedi. Non è stato bello oggi. In questo momento ho una sola parola. Ridicoli. 

La corsa nella corsa

Arnaldo Pambianco in azioneSi riparte dopo il riposo con la cronoscalata. Allo stesso modo, il 3 Settembre prossimo, ripartirà dopo un decennio di riposo forzato il Giro del Piave. La corsa si svolge nel bellunese, è dedicata agli élite ed Under 23 ed ha visto la luce nel lontano 1919. Quell'anno la vittoria andò al bellunese di Castion, Riccardo Savaris. Vanta nomi di assoluta eccellenza nel suo albo d'oro, come Ottavio Bottecchia, che nel 1920 la fece sua o Raffaele Di Paco, primo nel 1929. Giovanni Pinarello, quando le bici le cavalcava e non le produceva, la vinse nel '41 mentre nel 1958 se l'aggiudicò Arnaldo Pambianco (nella foto). Nel 1982 fu Eros Poli il più bravo di tutti mentre il 1996 incoronò su queste strade il passista ucraino Sergey Gonchar. La corsa attraverserà tutta la Valbelluna e, partendo da Santa Giustina, giungerà, dopo 140 km ed il passaggio sulla salita di Sospirolo, proprio a Nevegàl. Il collegamento con il Giro non sarà l'unico se è vero che il Giro del Piave rappresenterà l'ultima delle tre tappe del Giro del Veneto, composto nel 2011 da un prologo e tre frazioni. 

Francesco Sulas

La corsa nella corsa

Arnaldo Pambianco in azioneSi riparte dopo il riposo con la cronoscalata. Allo stesso modo, il 3 Settembre prossimo, ripartirà dopo un decennio di riposo forzato il Giro del Piave. La corsa si svolge nel bellunese, è dedicata agli élite ed Under 23 ed ha visto la luce nel lontano 1919. Quell'anno la vittoria andò al bellunese di Castion, Riccardo Savaris. Vanta nomi di assoluta eccellenza nel suo albo d'oro, come Ottavio Bottecchia, che nel 1920 la fece sua o Raffaele Di Paco, primo nel 1929. Giovanni Pinarello, quando le bici le cavalcava e non le produceva, la vinse nel '41 mentre nel 1958 se l'aggiudicò Arnaldo Pambianco (nella foto). Nel 1982 fu Eros Poli il più bravo di tutti mentre il 1996 incoronò su queste strade il passista ucraino Sergey Gonchar. La corsa attraverserà tutta la Valbelluna e, partendo da Santa Giustina, giungerà, dopo 140 km ed il passaggio sulla salita di Sospirolo, proprio a Nevegàl. Il collegamento con il Giro non sarà l'unico se è vero che il Giro del Piave rappresenterà l'ultima delle tre tappe del Giro del Veneto, composto nel 2011 da un prologo e tre frazioni. 

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2011 – 16a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 16a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 16a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 16a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 16a tappa

La corsa nella corsa

Arnaldo Pambianco in azioneSi riparte dopo il riposo con la cronoscalata. Allo stesso modo, il 3 Settembre prossimo, ripartirà dopo un decennio di riposo forzato il Giro del Piave. La corsa si svolge nel bellunese, è dedicata agli élite ed Under 23 ed ha visto la luce nel lontano 1919. Quell'anno la vittoria andò al bellunese di Castion, Riccardo Savaris. Vanta nomi di assoluta eccellenza nel suo albo d'oro, come Ottavio Bottecchia, che nel 1920 la fece sua o Raffaele Di Paco, primo nel 1929. Giovanni Pinarello, quando le bici le cavalcava e non le produceva, la vinse nel '41 mentre nel 1958 se l'aggiudicò Arnaldo Pambianco (nella foto). Nel 1982 fu Eros Poli il più bravo di tutti mentre il 1996 incoronò su queste strade il passista ucraino Sergey Gonchar. La corsa attraverserà tutta la Valbelluna e, partendo da Santa Giustina, giungerà, dopo 140 km ed il passaggio sulla salita di Sospirolo, proprio a Nevegàl. Il collegamento con il Giro non sarà l'unico se è vero che il Giro del Piave rappresenterà l'ultima delle tre tappe del Giro del Veneto, composto nel 2011 da un prologo e tre frazioni. 

Francesco Sulas

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Francesco Sulas

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