Sono settantanove i partenti della Japan Cup, corsa assai sentita nel paese del Sol Levante che si disputa a Utsunomiya. Sedici le formazioni al via, di cui sette World Tour (Cannondale, Europcar, Garmin, Lampre, Sky, Tinkoff e Trek), due Professional (Drapac, Novo Nordisk), sei Continental (Aisan, Bridgestone, Shimano, Ukyo, Utsunomiya e Vini Fantini), a cui si aggiunge la selezione nazionale giapponese.
Il padovano Marco Marcato, quest'anno alla Cannondale, militerà nelle prossime due stagioni con la Wanty-Groupe Goubert. Il trentenne, corridore che vanta un fans club in Belgio quale conseguenza di sei ottime stagioni trascorse in maglia Vacansoleil, sarà una pedina fondamentale nelle classiche fiamminghe e condividerà la leadership della squadra con un suo vecchio compagno nella formazione belga, vale a dire l'esperto Björn Leukemans.
Non ci saranno formazioni Professional al via del GP di Québec, domani in Canada: delle 19 squadre al via, 18 sono quelle del World Tour (la gara fa parte del calendario WT insieme alla consorella GP di Montréal, in programma domenica), la 19esima è la selezione nazionale del paese ospitante. 152 atleti al via e tanta qualità in gara, a partire dal dorsale numero 1 dell'iridato Rui Costa, proseguendo con un ricco parterre di uomini da classiche.
È un Alexander Kristoff in forma smagliante il vincitore della Vattenfall Cyclassics di Amburgo (14 centri stagionali per il norvegese della Katusha, è il plurivittorioso del 2014). Subito una fuga con Ralf Matzka (NetApp-Endura), Björn Thurau (Europcar) ed il giovane di Diano Marina Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida). Ai -38 scatta Thurau e solamente Bonifazio resta con lui. Matzka è ripreso dal gruppo ai -36, gruppo che diventa compatto a 28 km dal traguardo.
Sarà una gara veloce per uomini velocissimi la Vattenfall Cyclassics - anche nota come Classica di Amburgo - che domani porterà il World Tour a far tappa in Germania. Per la corsa anseatica una sola wild card oltre alle 18 formazioni WT (concessa ovviamente alla formazione di casa, la NetApp-Endura), e tanti sprinter che ambiranno a vincere (manca il campione uscente Degenkolb, ma - tanto per fare quattro nomi - il dorsale numero 4 sarà indossato da Marcel Kittel, l'11 da André Greipel, il 21 da Alexander Kristoff e il 53 da Mark Cavendish).
La sesta tappa dell'Eneco Tour, 173.9 km con partenza da Heerlen ed arrivo sulla Redoute, viene vinta dal belga della Lotto Belisol Tim Wellens. Andato all'attacco con Jeannesson sulla difficile Côte de Chambralles, i due si sono portati su Pichon, allora in avanscoperta, per poi lasciare la compagnia ai piedi della Côte de Niaster.