Petr Vakoc sorprende il gruppo nella seconda tappa del Giro di Polonia. Da Toruń a Varsavia, 226 km totalmente piatti con circuito finale. In fuga Petr Vakoc (Omega Pharma-Quick Step), Przemyslaw Kasperkiewicz (Polonia) e Bartlomiej Matysiak (CCC Polsat), con il ceco dell'Omega che lascia la compagnia alla porte di Varsavia, quando mancano 30 km. A due giri dal termine ha 1'48" su un gruppo addormentato, all'ultimo passaggio il plotone accusa 1'23". Il gruppo è regolato da Michael Matthews, a 21", che pensa non ci siano più fuggitivi ed esulta.
La prima tappa del Giro di Polonia, 226 km da Gdańsk a Bydgoszcz, vede un uragano attraversare la corsa (o viceversa). Vittoria di Hutarovich, subito una fuga di Anton Vorobev (Katusha), Matthias Krizek (Cannondale), Jimmy Engoulvent (Europcar), Kamil Gradek (Selezione Polonia) e Maciej Paterski (CCC Polsat Polkowice), ma ai -50 una grandinata importante coinvolge prima i fuggitivi, poi il gruppo. Nel circuito finale cadono i fuggitivi, se ne va Paterski, lo riprendono Engoulvent e Krizek all'ultimo transito sul traguardo.
L'Italia che pedala è vincente non solo sul suolo francese. Infatti la seconda tappa del Tour de Wallonie da Péronnes-lez-Antoing a Perwez per complessivi 193 km è stata conquistata in volata dal lombardo Giacomo Nizzolo. Lo sprinter della Trek ha preceduto il belga Gianni Meersman dell'Omega Pharma-Quick Step, lo svizzero Silvan Dillier della BMC, il bielorusso Yahueni Hutarovich dell'Ag2r La Mondiale e il campione nazionale belga Jens Debusschere della Lotto Belisol che perde la maglia di leader in favore di Meersman.
In Portogallo weekend da ricordare per Nelson Oliveira. Il venticinquenne della Lampre ha vinto in solitaria il titolo disputato a Sabugal, precedendo di 5" Sergio Sousa della Efapel Glassdrive e di 12" il recente vincitore del Giro di Slovenia, ossia Tiago Machado della NetApp.
In Polonia vittoria per Bartlomiej Matysiak. Il corridore della CCC Polsat Polkowice ha distanziato negli ultimi metri i due uomini del team ActiveJet Pawel Franczak e Michal Podlaski nella prova lunga 222 km disputata nel circuito di Sobótka.
Quinta ed ultima tappa del Giro di Baviera che va all'irlandese Sam Bennett. I 159,6 km della Wassertrüdingen-Nürnberg si sono chiusi in una scontata volata, vinta dallo sprinter della NetApp (al terzo successo stagionale) precedendo il bielorusso dell'Ag2r Yauheni Hutarovich e l'olandese della Garmin Raymond Kreder. Migliore italiano, decimo, il lombardo Davide Viganò della Caja Rural.
La prima tappa del Giro di Baviera ha visto il ritorno al successo dell'australiano-tedesco Heinrich Haussler che è riuscito a spezzare un digiuno che durava proprio da un anno, dalla quinta tappa del Giro di Baviera 2013. La frazione inaugurale di questo Bayern Rundfahrt prevedeva 204.6 km tra Vilshofen e Freilassing: Jan-Niklas Droste- Julian Kern e Domenic Weinstein hanno animato la giornata con una fuga da lontano che ha toccato i 6'10" di vantaggio sul gruppo ma alla fine tutto s'è risolto con una volata.
Yauheni Hutarovich ha ritrovato oggi il filo diretto con la vittoria: il 30enne bielorusso non aveva ancora alzato le braccia da quando, a inizio 2013, si era accasato con la AG2R. Per lui l'anno scorso solo tanti piazzamenti, e anche nei primi mesi del 2014 il copione non era cambiato (nonostante buone prestazioni, su tutte la Gand-Wevelgem chiusa all'ottavo posto).
Terza vittoria da professionista per Angélo Tulik, 23enne francese dell'Europcar, che arriva alla Roue Tourangelle, 200 km tra Noyant de Touraine e Tours. La corsa, condizionata dalla pioggia, è stata decisa dalla fuga del mattino, composta da 20 elementi rappresentanti le squadre più forti al via: tra di essi anche l'italo-russo Ivan Balykin, neoprofessionista della Rusvelo. Tulik è stato uno degli atleti più generosi in fuga, promuovendo un'azione a 3 con Geslin (FDJ) e Petit (Cofidis) a 30 km dall'arrivo: su di loro rientrano in 5 soltanto negli ultimi cinque chilometri.
Alla Tro-Bro Léon seconda vittoria in carriera per Adrien Petit, velocista francese della Cofidis. Sul piovoso traguardo di Lannilis, sede anche di partenza, i 202.9 km previsti hanno premiato il nativo di Arras e consegnato alla squadra diretta da Yvon Sanquer la terza vittoria in stagione, la prima in patria. Nella volata ristretta a due uomini, il vincitore ha preceduto Flavien Dassonville della Big Mat-Auber. Terzo Cédric Pineau della Fdj.fr, formazione che nella scorsa stagione aveva monopolizzato il podio bretone.