È il francese della Saur-Sojasun Julien Simon a vincere il Grand Prix de Wallonie, battendo sull'arrivo della cittadella di Namur Greg Van Avermaet, Björn Leukemans e Luca Paolini. Subito 25 corridori in fuga tra cui Óscar Freire. Ai -43 km Boonen rompe il gruppo in salita e controvento, riprendendo Freire, Bakelants e Vachon, che nel frattempo si erano portati in testa, e continuando nell'azione. La gara pare doversi decidere sulla sulla Côte de Lustin (-21 km), quando se ne vanno Freire, Arashiro, Hoogerland, Juul Jensen, Guillou, Fonseca, Hoorne e Van Goolen.
Paolo Bettini, intervistato da Eurosport nel corso della trasmissione del GP di Montréal, si è espresso in merito alla misura, presa dalla Federciclismo, di escludere dalla Nazionale i corridori che siano indagati per vicende di doping: «È una scelta severa e penalizzante, e voglio che sia chiaro che è una scelta politica e non mia. Ho chiesto alla Federazione che si assumesse la responsabilità di tale scelta, anche perché io mi ero già impegnato con alcuni dei corridori in questione».
La Paris-Bruxelles vede un arrivo in volata, come ampiamente prevedibile alla vigilia, e la vittoria di Tom Boonen che succede a Denis Galimzyanov e si candida come uno dei maggiori pretendenti al Campionato del Mondo di Valkenburg. Prime fasi di corsa velocissime, con la media della prima ora è di 48.4 km/h. Presto si forma una fuga di cinque uomini: Lars Ytting Bak (Lotto Belisol), Craig Lewis (Champion System), Andreas Schillinger (Team netApp), Georg Preidler (Team Type 1-Sanofi) e Kevin Thome (Wallonie Bruxelles-Credit Agricole).
Dopo la dura tappa di ieri (201 km a 52 km/h di media), la World Port Classic s'è conclusa oggi con una frazione più tranquilla anche se ugualmente pianeggiante. Tre corridori (Claeys, Westra e Marycz) hanno provato a cercare fortuna con una fuga da lontano ma le squadre dei velocisti non si sono fatte sfuggire il traguardo finale di Rotterdam: negli ultimi chilometri è stata soprattutto la Rabobank ad imporre un ritmo elevatissimo per allungare il plotone e tenere Theo Bos nella posizione migliore per sprintare.
La prima tappa della World Ports Classic, due giorni complessivi di gare tra Rotterdam ed Anversa, vede la vittoria di Tom Boonen. Il portacolori dell'Omega Pharma QuickStep nella Rotterdam-Anversa (201 km) ha regolato in volata André Greipel ed il norvegese Alexander Kristoff. Subito ventagli nella prima parte di gara e gruppo spezzato. Davanti restano Brown, Renshaw, Leezer, Boonen, Ciolek, Maes, Van Keirsbulck, Fenn, Kluge, Sinkeldam, Veelers, Sieberg, Freire, Hoogerland, Mørkøv, Schorn e Vachon. Nel finale le carte si rimescolano ed il secondo gruppo si unifica al primo.
La prima delle due semitappe in programma al Giro di Danimarca vede vincitore il norvegese della Katusha Alexander Kristoff, che si è imposto nella Ringe-Odense, soltanto 90 km, su Andrew Fenn, Theo Bos e Mark Cavendish. Ottimo quinto posto per il nostro Sonny Colbrelli, che ha preceduto Cantwell e Von Hoff. Ottavo un altro italiano, Matteo Pelucchi, davanti a Boonen e Greipel, che vanno a chiudere la top ten. Lars Petter Nordhaug resta leader della corsa.
La seconda tappa del Giro di Danimarca, 211 km mossi da Løgstør a Aarhus, vedono come ieri la vittoria in volata del leader André Greipel. Il tedesco della Lotto Belisol ha preceduto sul traguardo di Aarhus Michael Van Staeyen e Steele Von Hoff. La tappa è vissuta su una fuga di Wallays, Marycz, Rathe e Thurau. Jelle Wallays ha provato ad andare al traguardo in perfetta solitudine ma il 23enne belga della Topsport Vlaanderen-Mercator è stato ripreso ad un paio di chilometri dal traguardo. Greipel si è imposto su Van Staeyen, Van Hoff, con Kristoff a seguire e Rowe quinto.
La Vattenfall Cyclassics, nota ai più come Classica di Amburgo, viene vinta dal Campione del Mondo tra gli Under 23 Arnaud Démare. Subito in fuga Jesse Sergent (RadioShack-Nissan), Gregor Gazvoda (AG2R La Mondiale) ed Andreas Dietziker (Team NetApp), che raggiungono un vantaggio massimo di 6'45" sul gruppo. La Liquigas di Sagan e la Sky di Boasson Hagen sono le prime a prendere l'iniziativa nell'inseguimento, che viene completato a 61 km dal traguardo. A 57 km se ne vanno Ladagnous, Mortensen, Popovych, Spilak, Pinotti, Juul Jensen e Bono ma il gruppo non lascia loro troppo margine.