Il Passo Daone è la prima asperità veramente dura della 15esima tappa del Giro d'Italia, 165 km da Marostica a Madonna di Campiglio. In testa Giovanni Visconti, Kanstantsin Siutsou e Hubert Dupont, mentre l'Astana di Fabio Aru detta un ritmo infernale. La Tinkoff-Saxo di Alberto Contador si sgretola sulle dure rampe, con la maglia rosa che perde sia Basso che Kreuziger, non Michael Rogers.
Una prima ora a quasi 48 di media, una fuga che ha faticato a mettersi in cammino, e presupposti per un grande spettacolo sul Passo Daone: questi gli ingredienti primari della 15esima tappa del Giro d'Italia 2015, da Marostica a Madonna di Campiglio (165 km totali).
Senza troppo clamore Damiano Caruso si sta ritagliando uno spazio interessante al Giro d'Italia 2015: dopo la crono di Valdobbiadene è ottavo in classifica, e promette di non abbassare la guardia nell'ultima settimana: «La crono di ieri è stata una delle tappe più dure della corsa, ma sono soddisfatto di come è andata. Ora, con Contador che ha tutto questo vantaggio sugli avversari, la situazione è delineata, e molti proveranno ad attaccarlo, magari alcuni corridori più attardati che entreranno nelle fughe.
Non si può dire che Giovanni Visconti non abbia le idee chiare su quello che vuole dal suo Giro d'Italia. Stamattina, intervistato al volo prima della partenza da Marostica, il siciliano della Movistar ha annunciato i propri piani per la corsa rosa: «Mi manca solo una bella vittoria di tappa per un Giro al top». Come ottenerla? «Entrando in una fuga, riuscendo così pure a risalire in classifica».
Detto fatto, Visconti è proprio tra i corridori che stanno animando la fuga appena partita (intorno al km 50) nel corso della 15esima tappa del Giro.