Vittoria di Alexander Kristoff nell'ultima tappa del Tour of Norway. Da Gjøvik a Hønefoss il vincitore della Sanremo ha regolato Jean-Pierre Drucker e Gerald Ciolek, con Maciej Paterski quarto. Decima piazza per il nostro Daniele Bennati. Classifica finale che va a Paterski, con De Maar che si vede superato per soli 3". Terzo gradino del podio per Bauke Mollema a 9".
I 181 km della Årnes-Budor la salita finale ha ristretto il discorso per la vittoria a quattro uomini: lo svedese Gustav Erik Larsson della IAM Cycling, il lettone Gatis Smukulis della Katusha e il duo della Belkin formato dall'olandese Stef Clement e dal belga Sep Vanmarcke. Il successo è andato proprio a Vanmarcke, che ha distanziato di 1" Larsson, di 4" Smukulis e di 6" Clement, preziosissimo nel favorire il successo del proprio leader. Il gruppo, giunto a 12", è stato regolato dal belga Jérôme Baugnies della Wanty.
30 km di crono attorno a Polkowice decidevano la La Szlakiem Grodòw Piastowskich: il più veloce è stato Stefan Schumacher. Il tedesco della Christina Watches ha completato la prova in 38'31", a 47 km/h di media. Secondo classificato Mateusz Taciak, 30enne della CCC Polsat, a 3": questa prestazione vale al polacco la vittoria finale, dopo essere salito sul terzo gradino del podio negli ultimi due anni. Terzo di tappa, Nils Politt (Team Stölting) a 11".
Iniziata oggi la Szlakiem Grodòw Piastowskich, tre giorni polacca che prevedeva una gara in linea di 156.7 km da Swidnica a Dzierzoniow. Vittoria per lo sloveno della Vini Fantini-Nippo-De Rosa Grega Bole, che ha preceduto il nostro Davide Rebellin e l'austriaco Josef Benetseder. Ai piedi del podio il lucano Antonio Santoro (Meridiana Kamen), con Marek Rutkiewicz e Silvio Herklotz a seguire. Settimo Mateusz Taciak, seguito da Jan Hirt, poi a 42" un gruppo regolato da Thomas Koep, con Eduard Michael Grosu 10°. Da registrare anche la 12a piazza di Davide Mucelli.
La tappa regina del Giro di Turchia, 187.4 km da Finike all'arrivo in salita di Elmali, è dell'estone della Cofidis Rein Taaramäe, che batte il britannico dell'Orica Adam Yates. In fuga Aramendia, Vanspeybrouck, Sijmens, Debesay e Le Mevel, ripresi a 13 km dal traguardo. Inizia la salita e Marco Canola allunga, subito ripreso. A 3.5 km dal traguardo parte Rein Taaramäe, raggiunto poi da Adam Yates. Nel gruppo di testa c'è sempre Davide Formolo. Ai -2 allunga Kevin Seeldraeyers, seguito da Kristijan Durasek, ma il gruppetto si riporta sotto. Ci prova allora Merhawi Kudus, ma niente da fare.
Davide Rebellin, il vecchietto del gruppo, è uno dei favoriti per la tappa di oggi con arrivo in salita ad Elmali. Il corridore veneto, pur non conoscendo la salita, non si tira indietro e ha intenzione di fare la corsa: «Alcuni dei miei compagni mi hanno spiegato questa salita e credo che gli ultimi 3-4 km saranno i più duri visto che si arriva a quota 1800 metri. Non è un arrivo adatto alle mie caratteristiche ma confido in una condizione più che buona per fare bene».
Più abbandoni che emozioni fino ad ora all'Amstel Gold Race. Dopo le cadute che hanno messo fuori causa sia Joaquim Rodríguez che Andy Schleck, lascia a 80 km dall'arrivo il vincitore della Liegi-Bastogne-Ligi 2013, Daniel Martin (Garmin-Sharp). Con l'irlandese, hanno abbandonato pure Daniele Ratto, Haimar Zubeldia, Geraint Thomas, Nicki Sørensen, David Tanner.
Primo colpo di scena all'Amstel Gold Race. Una caduta ha messo infatti fuori gioco uno dei favoriti della vigilia, il catalano della Katusha Joaquim Rodríguez. Purito è stato costretto ad abbandonare la corsa, con la Katusha che punterà così o su Dani Moreno o sul nostro Giampaolo Caruso, nel 2013 11°. Abbandona anche Andy Schleck, alle prese con il dolore ad un ginocchio in seguito ad una caduta nelle prime fasi di gara.
Partita la 49a edizione dell'Amstel Gold Race, classica della birra che si corre in terra d'Olanda, tra Maastricht e Valkenburg. Sono 34 le côtes da affrontare per i 192 corridori al via. Fuga in atto dopo la prima côte, lo Slingerberg, posto dopo una decina di chilometri.