L'UCI ha aggiornato oggi il file dei corridori incappati in positività recentemente, e quindi sospesi. C'è anche il nome di Matteo Rabottini, fresco di convocazione in Nazionale. Il corridore della Neri Sottoli-Alé di Luca Scinto ed Angelo Citracca è risultato positivo all'EPO il 7 agosto scorso, pochi giorni prima della Vuelta a Burgos che avrebbe terminato al 4° posto.
La crono finale della Vuelta a Burgos ad Aranda de Duero ha rispettato il pronostico, ma ha regalato più emozioni del previsto. Nairo Quintana è stato autore di una prova eccellente, concludendo la prova di 12.5 km secondo in 14'49" a più di 50 km/h di media dietro al lettone Aleksejs Saramotins (IAM Cycling) per appena 1" (terzo Imanol Erviti a 2"). Ma ancor più sorprendente è stata la prestazione del rivale Daniel Moreno, che ha concluso quinto a 4" dal vincitore, indubbiamente la miglior prestazione a cronometro nella carriera del madrileno.
La quarta tappa della Vuelta a Burgos, 142 km con partenza da Medina de Pomar ed arrivo a Villarcayo, vede la vittoria del francese Lloyd Mondory. Il portacolori della AG2R La Mondiale ha battuto in volata lo spagnolo Vicente Reynés, con Sebastien Turgot al terzo posto. Seguono Carlos Barbero ed un grande Valerio Agnoli, quinto e primo degli italiani. Lo spagnolo della Katusha Dani Moreno, giunto 9° a 2" da Mondory, ha rosicchiato un secondo a Nairo Quintana, leader della corsa dopo la bella vittoria di ieri ma con un solo secondo, appunto, sull'uomo della Katusha.
È Nairo Quintana il vincitore della terza tappa della Vuelta a Burgos. Nei 170 km da Comarca Pinares all'arrivo in salita di Lagunas de Neila il colombiano vincitore della maglia rosa s'è trovato ad inseguire nel finale un terzetto formato da Pardilla, Landa ed Arroyo. Quintana ha percorso gli ultimi chilometri in recupero, con Dani Moreno a ruota. Una volta staccato anche Mikel Landa, ultimo dei fuggitivi, ha potuto tagliare il traguardo in perfetta solitudine.
Non correva da due mesi Matteo Pelucchi, ma è tornato in gran spolvero: sua la seconda tappa della Vuelta Burgos, aggiudicatasi allo sprint nel tortuoso arrivo di Villadiego. Una prova d'astuzia, nella quale Matteo è stato sapientemente guidato dall'esperto Vincente Reynés all'ultima curva, dove poi ha dovuto soltanto resistere alla rimonta dello stagista Giant Steven Lammertink, appena ventenne. Terzo un altro Giant, il francese Damuseau, sul podio anche ieri, poi Reynés ed Agnoli, che si sta riscoprendo discreto sprinter.
Finale spettacolare per la frazione d'apertura della Vuelta a Burgos: sul tradizionale traguardo sullo strappo del Castillo di Burgos ad imporsi è stato lo spagnolo Juan José Lobato.
In un'intervista rilasciata alla tv pubblica dei Paesi Baschi Miguel Madariaga, manager del team Euskadi, ha annunciato che l'imminente Vuelta a Burgos sarà l'ultima corsa della formazione, ponendo fine di fatto a ventun'anni consecutivi in cui le squadre rappresentanti la comunità hanno militato nel calendario UCI. «I corridori sono stati avvisati che quando termina la Vuelta a Burgos per noi calerà il sipario.