La nona ed ultima tappa del Giro Rosa, 80.1 km con partenza da Trezzo sull'Adda ed arrivo in salita alla Madonna del Ghisallo, vede la terza vittoria di Emma Pooley, già impostasi a San Fior e ieri a San Domenico. Dopo un inizio veloce, sulle rampe del Ghisallo è scattata la polacca della Rabo Liv Katarzyna Niewiadoma. Nella parte più dura dell'ascesa sono rimaste davanti Marianne Vos, Pauline Ferrand-Prévot, Anna Van der Breggen, Emma Pooley e Mara Abbott. Proprio la Pooley ha lanciato il suo attacco, guadagnando prima 12", poi 20".
La tappa regina del Giro Rosa, 90.3 km da Verbania all'arrivo in salita di San Domenico di Varzo, vede vincitrice la britannica della Lotto Belisol, Emma Pooley, che si era già affermata due giorni fa a San Fior. Nella salita finale di San Domenico restano in testa Vos, Longo Borghini, Stevens, Van der Breggen, Van Vleuten, Pooley Abbott, Ferrand-Prévot e Guarnier. La Van der Breggen allunga negli ultimi chilometri, guadagnando una decina di secondi sulle inseguitrici, che sono Ferrand-Prévot, Vos, Abbott, Pooleey e Guarnier. Poco più indietro Elisa Longo Borghini.
Il primo tappone del Giro Rosa, 112 km da Gaiarine a San Fior, terremota la classifica. Vittoria di Emma Pooley, sin dalle prime battute in fuga; guadagna oltre 2' sul gruppo maglia rosa. Sulla salita dei Carbonai, l'ultima, si staccano Stevens e Moolman, in discesa la Pooley, che ha staccato la compagna di fuga Katarzyna Niewiadoma (Rabo Liv, naturalmente), gestisce il vantaggio di 2' su 6 inseguitrici: Marianne Vos, Anna Van der Breggen, Pauline Ferrand-Prévot (Rabo Liv), Mara Abbott (Unitedhealthcare), Elisa Longo Borghini (Hitec) e Claudia Häusler (Giant-Shimano).
Era il favorito numero uno e non ha tradito. Sylvain Chavanel ha conquistato in Francia, quel di Futuroscope il suo terzo titolo nazionale contro il tempo consecutivo, il sesto in totale. Il corridore della IAM Cycling ha percorso i 47.8 km della prova che partiva da Saint-Georges-lès-Baillargeaux in 57'54", alla media oraria di 49.534. A 17" Anthony Roux mentre a 1'17" Maxime Bouet.
Si è disputato oggi, parallelamente all'ultima tappa dell'Emakumeen Bira, il Diamond Tour, gara in linea belga di categoria 1.2. Nei 125 km attorno a Nijlen è stata l'atleta di casa Jolien D'Hoore ad avere la meglio sulla nostra Beatrice Bartelloni, mentre al terzo posto un'altra belga, Kelly Druyts. Giù dal podio invece Emily Collins, neozelandese che come la Bartelloni corre per la Wiggle Honda. In Svizzera invece, al Frauen Grand Prix Gippingen, vittoria della polacca della Rabo Liv Kasia Niewiadoma.
Ufficializzate le 18 squadre che prenderanno parte al prossimo Giro Rosa, in programma dal 4 al 13 luglio (partenza con un prologo a Caserta, arrivo sul Ghisallo).
Prenderà il via domani, con la Oundle-Northampton, la prima edizione del The Women's Tour, ovvero il Tour of Britain femminile. La corsa, ricca di salitelle (più della media di quelle che si trovano in una corsa standard femminile), si svolgerà tutta nel sud est dell'Inghilterra, concludendosi domenica, dopo cinque tappe, con la Harwich-Bury St Edmunds. Il cast al via è davvero di primo livello, con Marianne Vos che indosserà il dorsale numero 1 in una Rabo Liv reduce dal successo in tutte le tappe del Festival Luxembourgeois du cyclisme féminin Elsy Jacobs.
Si sono svolti oggi i Campionati nazionali del Belgio contro il tempo. Sul percorso di Hooglede-Gits ogni categoria ha visto assegnata la maglia di Campione nazionale. Tra gli uomini Kristof Vandewalle ha vinto il terzo titolo consecutivo, percorrendo i 44.4 km della prova in 56'42". Alle sue spalle il giovane Tim Wellens a 16", mentre sul terzo gradino del podio s'è accomodato Pieter Serry, staccato di 16" come Wellens. Quarto Philippe Gilbert, a 24", mentre Stijn Devolder, 5°, ha pagato 50".
La Dwars door de Westhoek, gara in linea belga di categoria 1.1, vede la prima vittoria stagionale di Anna Van der Breggen. L'olandese della Rabo Liv classe '90 ha potuto finalmente esultare grazie ad una bella azione solitaria, che l'ha portata ad avere anche 40" sul plotone, poi in recupero, ma non a sufficienza per riprenderla. La Van der Breggen ha preceduto il plotone di 12", regolato da Jolien D'Hoore su Lucy Garner.
Un programma equilibrato porta ad un esordio posticipato. Ecco come si spiega il fatto che Marianne Vos debutti su strada solamente domani, in data 23 aprile. Non a caso debutta sul Muro di Huy, in quella Freccia Vallone che ha vinto per cinque volte (le altre tre, quando è andata male, ha chiuso al 29° posto, all'esordio nel 2006, quindi al 2° posto, nel 2012, ed al 6°, nel 2010). Altro esordio, o poco ci manca, ed altra che su questo Muro ha mandato fuorigiri la Vos: parliamo di Emma Pooley, che con la Lotto Belisol può far bene, non fosse che ha corso ancora poco, se non niente.