La prima semitappa del quarto giorno di gara del Giro di Danimarca s'è chiusa con un'altra vittoria di Magnus Cort Nielsen: il giovanissimo danese della Cult Energy, già vincitore della prima tappa al termine di una lunghissima fuga, ha vinto sullo strappo di Asnæs con un bell'attacco a sorpresa dentro l'ultimo chilometro. Al secondo posto, con un buco di 2", s'è piazzato Sonny Colbrelli (Bardiani) mentre terzo ha chiuso l'olandese Pim Ligthart.
Seconda tappa del Post Danmark Rundt - Tour of Denmark, 177.5 km tra Ribe e Sønderborg, che vede la doppietta della Saxo-Tinkoff. La vittoria va a Matti Breschel (non vinceva da quasi un anno, era la terza tapa della Vuelta a Burgos 2012). Frazione caratterizzata da una fuga composta da Brändle, Verschoot, Quaade, Mortensen e Broge. Ripresi a meno di 10 km dal termine, Breschel ha avuto la meglio sul compagno di squadra Marko Kump, mentre al terzo posto s'è classificato il giovanissimo olandese della Belkin Moreno Hofland.
Una fuga di quasi 180 km, praticamente tutta la tappa, ha permesso al danese Magnus Cort Nielsen di conquistare la prima frazione del Giro di Danimarca: il 20enne del Team Cult Energy è alla sua seconda vittoria stagionale dopo una tappa al Giro di Turingia in Germania.
La Ronde van Vlaanderen Beloften (Giro delle Fiandre Under 23) vede trionfare alla sprint Rick Zabel, figlio del campione Erick, che mai su queste strade seppe imporsi in carriera. La corsa è stata però caratterizzata dai colori italiani, con Ignazio Moser che insieme a Jasper Stuyven e Kieran Hambrook è restato in fuga a lungo. Ripresi all'ultimo chilometro dal gruppo, la corsa si è risolta con una volata. Zabel ha preceduto l'olandese Dylan Groenewegen, il danese Magnus Cort Nielsen, il belga Sean De Bie ed un altro danese, Kristian Haugaard Jensen.
Impresa del francese Axel Domont, che vince l'ultima tappa del Toscana-Terra di Ciclismo dopo una lunga fuga in solitaria. Sono 167 i chilometri da Greve in Chianti a Buonconvento, in mezzo sei tratti di strade bianche. Domont se ne va dopo 104 km e guadagna subito una ventina di secondi. Nonostante l'inseguimento del gruppo, il francese arriva ad avere oltre un minuto di vantaggio: è leader virtuale (alla partenza aveva un ritardo da Fabio Aru di 1'01").