La quinta tappa del Trophée d'Or Féminin, 118 km con partenza ed arrivo ad Avon, vedono come ieri la vittoria dell'iridata Giorgia Bronzini. La piacentina si è imposta su Anna Van der Breggen ed Anastasia Chulkova in uno sprint a ranghi compatti. Va via una fuga con sette atlete: Marta Tagliaferro, Valentina Carretta, Béatrice Thomas, Gracie Elvin, Anna Van der Breggen, Elena Berlato ed Amanda Miller. Guadagnano sino a 1'30" quando al traguardo mancano 25 km.
È un vero dominio Specialized-Lululemon alla Gracia-Orlova, corse a tappe in Repubblica ceca che ha visto tutte le tappe (e la classifica generale) vinte dalle zebre dirette da Ronny Lauke. L'ultima frazione, la Orlová-Orlová di 100 km, ha visto un quartetto in fuga: Katie Colclough, Gracie Elvin, Marijn De Vries e la nostra Alessandra Borchi. La tappa è andata alla Colclough, con la campionessa oceanica Elvin a seguire, quindi la De Vries e la Borchi. Nulla di mutato per la classifica generale, che vede la Stevens succedere a Tatiana Antoshina.
Pomeriggio da profeta in patria per Ellen Van Dijk, che al termine di uno sprint ristretto ha conquistato l'edizione 2012 dell'Omloop Van Borsele, tradizionale appuntamento sulle strade olandesi di fine aprile.
È l'australiana Gracie Elvin la nuova Campionessa dell'Oceania nella prova su strada. Podio monopolizzato dalle aussie, con la Elvin che in volata ha battuto Shara Gillow (vincitrice della prova a cronometro) e Rachel Neylan. Gara vissuta sulla lunga fuga della neozelandese Gabrielle Vermunt, arrivata ad avere un vantaggio di 1'30" sul gruppo. Era però l'australiana Bridie O'Donnell a riportarsi sulla Vermunt ed a percorrere una trentina di chilometri in solitaria. Ripresa dal gruppo, all'inizio dell'ultimo giro è partita la fuga buona, composta da 11 atlete.
A Queenstown in Nuova Zelanda sono iniziate le prove su strada dei Campionati Oceanici e nella mattinata si sono disputate le prove a cronometro maschili e femminili. Tra gli uomini podio tutto neozelandese con Samuel Horgan che ha preceduto di appena 5" Paul Odlin: per i due, compagni di squadra alla Subway, si tratta di una rivincita del campionato nazionale dove Odlin riuscì ad imporsi proprio davanti a Horgan; terzo gradino del podio, staccato di 42", per Michael Cupitt.
L'ultima tappa del Tour of New Zealand femminile è stato un vero susseguirsi di fuochi d'artificio, intorno alla cittadina di Palmerston, centro nevralgico della corsa. Parte subito una fuga importante, con Judith Arndt, Kristin Armstrong (vogliose di riscatto dopo essere state tagliate fuori dalla fuga decisiva di ieri), Rachel Neylan e Monia Baccaille (dapprincipio c'è anche Elena Berlato, che però si stacca presto). In diverse tentato un contrattacco, ma il gruppo riprende tutte.
Loren Rowney, atleta della Specialized-Lululemon, ma schierata al Tour of New Zealand con la selezione australiana, si è imposta nella seconda tappa della corsa, svoltasi con un largo giro (137 km) intorno a Palmerston North, e conclusa da uno sprint di un gruppo di 28 atlete in cui la 23enne neoélite ha piegato nientemeno che Judith Arndt. Al terzo posto si è piazzata Kristin Armstrong, che ha conservato la maglia di leader della corsa (anche se il vantaggio sulla Arndt è sceso da 17 a 15"), e al quarto posto è riuscita a mettere la sua ruota la nostra Monia Baccaille.