Emakumeen Bira WE 2012: La Teutenberg non si ferma più - Ina vince la prima a Iurreta. Francesca Cauz miglior giovane
- Emakumeen Euskal Bira WE 2012
- AA Drink - Leontien.nl Cycling Team [Donne] 2012
- Diadora - Pasta Zara [Donne] 2012
- Hitec Products - Mistral Home Cycling Team [Donne] 2012
- Rabobank Women Team [Donne] 2012
- Team Specialized - Lululemon [Donne] 2012
- Top Girls Fassa Bortolo - Servetto [Donne] 2012
- Alena Amialiusik
- Amy Pieters
- Annemiek Van Vleuten
- Ashleigh Moolman-Pasio
- Christel Ferrier-Bruneau
- Edita Janeliunaite
- Elisa Longo Borghini
- Emma Pooley
- Francesca Cauz
- Gracie Elvin
- Ina-Yoko Teutenberg
- Katie Colclough
- Loes Gunnewijk
- Lucio Rigato
- Martine Bras
- Shelley Olds
- Trixi Worrack
- Valentina Scandolara
- Yulia Iliynikh
- Ciclismo femminile
Aveva iniziato il 2012 in sordina, correndo negli Stati Uniti e vincendo due tappe della Merco Classic ed una alla San Dimas. Corse nazionali, niente di più. Tornata in Europa s'era aggiudicata due tappe su cinque (più la classifica generale) dell'Energiewacht Tour, corsa a tappe olandese. Nessun acuto particolare fino al 21 maggio, quando ha vinto il GP de Gatineau. Da lì in poi possiamo dire che quello che doveva e poteva l'ha vinto.
Stiamo parlando di Ina-Yoko Teutenberg, vittoriosa anche oggi nella prima frazione dell'Emakumeen Euskal Bira, gara a tappe basca la cui durezza, nel panorama femminile, ha pochi eguali. Teutenberg era nelle previsioni, Teutenberg è stato. Gli organizzatori, che già avevano tirato un sospiro di sollievo di fronte al forfait della cannibale Marianne Vos, sono così di fronte ad una Teutenberg in grande, grandissima forma e che se non fosse un po' ferma in salita rischierebbe di fare man bassa di tutte le quattro tappe.
Non sarà così e sarebbe da preoccuparsi del contrario. La prima frazione, partenza ed arrivo a Iurreta, nella frazione Mantiena, era lunga solo 97 km e non presentava difficoltà altimetriche eccessive, tutto il contrario.
Non partono Elisa Longo Borghini, vittima in mattinata di una congestione, ed Ashleigh Moolman, che nel 2011 qui vinse la classifica di miglior scalatrice. Una caduta mette subito fuori causa la scalatrice sudafricana della Lotto-Belisol. È così corta, questa tappa, che non lascia nemmeno il tempo di andare in fuga. Solo qualche allungo di tanto in tanto, raggiunge un vantaggio massimo di 10" e viene puntualmente ripreso dalla Specialized-Lululemon, il colosso che ha tra le proprie fila tra le altre Worrack e Teutenberg (entrambe oggi a podio) e che ha tenuto cucita la corsa.
Allunghi che si moltiplicano in vista dei due traguardi volanti. Al primo è Valentina Scandolara, genio un po' ribelle dell'italpedale, a precedere la giovane australiana Gracie Elvin e Katie Colclough. Al secondo traguardo volante la veronese della Michela Fanini ci ha preso gusto e così si va a prendere altri cinque punti davanti alla lituana della Diadora Edita Janeliunaite ed alla russa della Lointek Yulia Iliynikh.
La ragazza di Tregnago, stesso paese di Andrea Guardini, domani vestirà così la maglia azzurra della classifica a punti. Sul Gpm posto ad Astoreka è la portacolori della Hitec Christel Ferrier-Bruneau a transitare per prima, alcune provano a portare via un gruppetto ma la Specialized-Lululemon è più determinata che mai a portare alla volata la Teutenberg.
Mancano 25 km ed inizia a piovigginare. D'altronde una tappa dell'Emakumeen Bira senza pioggia sarebbe decisamente banale e non avrebbe il marchio di Giove Pluvio che rende unico questo luogo e questa corsa. Insomma, si giunge ad una volata bagnata. La Teutenberg è brava ad interpretare il finale ed avvantaggiarsi sulle dirette rivali. È a dire il vero aiutata da Trixi Worrack, che le fa un mini buco, e da una caduta che coinvolge tante ma senza conseguenze.
Un buco nel finale, provocato proprio dall'asfalto scivoloso, con nessuna che vuol rischiare, taglia fuori, tra le altre, Emma Pooley. La britannica dell'AA Drink, vincitrice due giorni fa della Durango-Durango, perde solo 12" e con tutte le salite che si affronteranno nei prossimi giorni potrà rifarsi con gli interessi.
Davanti la Teutenberg brucia Shelley Olds, vincitrice della prova cinese di Coppa del Mondo, a Chongming Island, e la compagna Worrack. Seguono le olandesi Van Vleuten, Bras e Pieters, mentre la Amialiasiuk chiude 7a davanti alla Gunnewijk, mostrando la grande condizione che la sorregge. Come la Pooley, la bielorussa si potrà divertire nei prossimi giorni, con tanti su e giù.
Prima delle italiane la portacolori della Fassa Brtolo-Servetto Francesca Cauz, che chiude in 13a posizione. La ragazza di Conegliano che vive a San Fior di Sotto, classe '92 e vent'anni da compiere a settembre, è la miglior giovane e domani vestirà la maglia rosa che contraddistingue le promesas, come dicono da queste parti. Maglia che nel 2011 appartenne ad Elisa Longo Borghini; la conquistò alla prima tappa e la portò nella sua Ornavasso. Fu sintomatica di ciò che avremmo visto.
Riuscirà la Cauz a portare la maglia rosa dei Paesi Baschi anche nel 2012 in casa Rigato? Lo scopriremo con il trascorrere delle giornate. Da domani intanto le prime difficoltà nella Lekeitio-Lekeitio, 97.8 km e quattro Gpm: Il Milloi dopo 7.5 km, 39.1 km e 90.5 km, e come penultima asperità l'ascesa di 2a categoria di Lekoitz, dove si potrebbe fare una discreta selezione. Probabile che la Teutenberg debba cedere la casacca di leader anche se non è cosa scontata.
Intanto ha rimpinguato lo score della Specialized-Lululemon, nata in parte dalle ceneri dell'Highroad ed arrivata ad oggi a 27 vittorie e 33 tra secondi e terzi posti. Per la maglia a strisce bianconere le sue componenti sono scherzosamente chiamate zebre. Non sono leonesse, non sono regine della foresta ma stanno ugualmente dominando la scena.