Arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia del ritiro dalle competizioni di Kevin Van Impe, 31enne (ad aprile) atleta belga nipote del famoso Lucien Van Impe. L'atleta, che per anni è stato gregario di Boonen sul pavè ed ha vinto anche una Dwaars Door Vlaanderen nel 2009 (l'ultima sua vittoria da professionista), era passato quest'anno alla Vacansoleil dopo 6 anni di militanza alla corte di Lefévère, ed ha corso regolarmente fino alla Driedaagse Van West-Vlaanderen, da lui non terminata.
La prima tappa della Driedaagse Van West-Vlaanderen va a Francesco Chicchi, che in volata ha battuto la coppia francese composta dall'iridato U23 Arnaud Démare e Nacer Bouhanni. La corsa è vissuta su una fuga a tre composta da Baptiste Planckaert, Stijn Neyrinck e Jeff Louder. Il terzetto ha mantenuto un vantaggio alto (ha superato i 4'30") ma nel finale nulla ha potuto sul gruppo, riportato sotto dalle trenate della FDJ-BigMat. Sul rettilineo finale, Omega Pharma e FDJ tirano la volata per Chicchi e Démare.
Un prologo di 7 km apriva la Driedaagse Van West-Vlaanderen e la vittoria è andata ad un giovane polacco che già a Le Samyn aveva provato a vincere in solitaria: Michal Kwiatkowski. Il corridore dell'Omega Pharma QuickStep ha preceduto di 4" il compagno di squadra Julien Vermote mentre sul terzo gradino del podio di giornata troviamo Robert Wagner della RadioShack-Nissan, distanziato di 9". Alex Rasmussen quarto a 10" mentre il vincitore dell'edizione 2011, il neozelandese Jesse Sergent, termina quinto, anch'egli a 10" da Kwiatkowski.
Inizia domani con un prologo contro il tempo sulla distanza di 7 km la Tre Giorni delle Fiandre Occidentali, meglio nota come Driedaagse Van West-Vlaanderen-Johan Museeuw Classics. Dopo la vittoria a Le Samyn di Arnaud Démare il francese proverà l'assalto alla corsa che dodici mesi fa fu vinta dal neozelandese Jesse Sergent, che porterà infatti il dorsale numero 1. Attenzione anche al polacco Michal Kwiatkowski, che lo scorso anno qui chiuse al terzo posto in classifica generale (dietro a Sergent, appunto, e Sébastien Rosseler).