La Roma Maxima è di Alejandro Valverde. Dopo la fuga del mattino composta da Dennis Van Niekerk e Daniel Teklehaymanot (MTN Qhubeka), Matthias Brändle (IAM Cycling), Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), Ben Gastauer (AG2R La Mondiale), Thomas Damuseau (Giant-Shimano) e Kiel Reijnen (Unitedhealthcare), il murciano della Movistar, ieri 3° alla Strade Bianche, ha fatto la selezione verso Rocca di Papa. Sull'ultimo chilometro di salita che porta ai Campi di Annibale è stato Domenico Pozzovivo a scattare da solo, con Valverde che riprendeva il lucano allo scollinamento.
Lo strappo dei Cappuccini lancia Francesco Manuel Bongiorno. Il corridore della Bardiani-CSF è uscito dal gruppetto che insegue i due battistrada, Domenico Pozzovivo ed Alejandro Valverde, nel tentativo di riagganciarli e giocarsi le sue carte nel finale. Bongiorno è ripreso da un plotoncino formato da 11 corridori (Nocentini, Dupont, Rabottini, Pellizotti, Kangert, Bongiorno, Hermans, Tschopp, Anacona, Pardilla, Dumoulin) mentre Nairo Quintana ha perso contatto sullo strappo dei Cappuccini. 17 km al termine, 29" per Valverde e Pozzovivo.
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Sulla salita verso Rocca di Papa troviamo in testa alla Roma Maxima Ben Gastauer, corridore dell'AG2R la Mondiale, proprio come Blel Kadri nel 2013... Gastauer sale con 24" su Bonifazio, che prova ad alzare il ritmo in salita (invano), Damuseau, Brändle e Teklehaimanot. Ma è la Movistar che accende la corsa, con Valverde che scatta in un primo momento, quindi Nairo Quintana parte, stoppato da Stefano Pirazzi. Gruppo che si porta a 10" da Gastauer quando mancano 38 km al traguardo e va a riprendere l'AG2R La Mondiale.
Alla Roma Maxima inizia siamo sulla salita che porta a Rocca Priora, la terza asperità di giornata dopo Rocca Massima e Colle Callaccio. In testa troviamo sempre sette fuggitivi: Dennis Van Niekerk e Daniel Teklehaymanot (MTN Qhubeka), Matthias Brändle (IAM Cycling), Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), Ben Gastauer (AG2R La Mondiale), Thomas Damuseau (Giant-Shimano) e Kiel Reijnen (Unitedhealthcare). Dopo aver avuto fino a 7' di vantaggio sul gruppo, ora la stanchezza si fa sentire ed il margine da gestire è di soli 6" sul gruppo quando mancano 54 km a Roma.
Ha preso il via poco dopo le 10:30 la Roma Maxima, che in 195 km intriganti porterà nuovamente il gruppo da dove era partito, con il Colosseo sullo sfondo. Nelle prime battute scatti e controscatti, poi se ne vanno in sette. Si tratta di Dennis Van Niekerk e Daniel Teklehaymanot (MTN Qhubeka), Matthias Brändle (IAM Cycling), Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida), Ben Gastauer (AG2R La Mondiale), Thomas Damuseau (Giant-Shimano) e Kiel Reijnen (Unitedhealthcare). Guadagnano subito più di un minuto sul gruppo e dopo 50 km possono vantare oltre sei minuti sul plotone.
Dal 2010 il Campionato Africano a cronometro ha un solo padrone: l'eritreo Daniel Teklehaymanot ha vinto il titolo anche quest'anno e ora è imbattuto da ben quattro edizioni. Il 25enne della Orica-GreenEDGE, ma che dal 1° gennaio diventerà un corridore della MTN Qhubeka, ha coperto i 42 km intorno a Sharm el-Sheikh in 54'30", 32" in meno del secondo classificato, il sudafricano Willie Smit. Un altro corridori sudafricano è andato a completare il podio finale: Johannes Christoffel Nel è arrivato terzo a 1'09" precedendo di pochissimo gli algerini Barbari e Lagab.
Tra ieri e oggi sono state assegnate le prime medaglie dei Campionati Africani, rassegna che si svolge quest'anno in Egitto a Sharm el-Sheik. Ieri sono stati assegnati i titoli africani della cronometro a squadre e l'Eritrea ha conquistato sia l'oro della prova maschile che di quella femminile.
La MTN Qhubeka, team sudafricano, continua con la politica fortemente improntata al dare spazio ai (possibili) talenti provenienti dal continente africano, ed ha quindi ingaggiato gli eritrei Daniel Teklehaymanot e Merhawi Kudus.
Dopo un inizio di stagione ritardato a giugno per problemi burocratici, Daniel Teklehaymanot consegue il suo primo successo in maglia Orica alla seconda stagione da professionista in Spagna, nella Prueba Villafranca de Ordizia. L'azione decisiva si è sviluppata sull'ultima ascesa dell'Alto de Abaltzisketa, con Madrazo che portava via un'azione di nove uomini, tra i quali il nostro Alessandro De Marchi, con sostanziale resa del gruppo. Teklehaymanot è partito da finisseur a 2.5 km dal termine, portando a fondo l'azione decisiva.