Gli attaccanti hanno beffato il gruppo nella quinta frazione del Tour de Korea e così per il nostro Marco Benfatto è arrivato solo un ottavo posto a 16" dal vincitore di giornata. Ad imporsi è stato il britannico Michael Cuming, vincitore l'anno scorso della classifica finale del Tour de Korea e al primo successo in stagione: il corridore della Rapha Condor è stato protagonista di una fuga partita a metà percorso e che non è più stata ripresa dal plotone.
Ancora un secondo posto in tre anni a Londra per Sacha Modolo. Il velocista della Bardiani-CSF, che nella preolimpica del 2011, la London Surrey Cycle Classic, si era dovuto arrendere a Mark Cavendish, oggi ha ottenuto l'identico risultato nella Ride London Classic. La corsa, 220.4 km con partenza dal Queen Elizabeth Olympic Park ed arrivo a The Mall, come accaduto con la corsa in linea dei Giochi Olimpici, è stata caratterizzata da una fuga a otto: Sinkeldam, McEvoy, Waeytans, Rollin, Borgersen, Cuming, Breen e McConvey i protagonisti.
L'ultima tappa del Tour de Korea, soli 90.8 km da Hongcheon a Hanam, vede la vittoria di Joon Yong Seo, che allo sprint ha anticipato il portacolori di Hong Kong Ho Ting Kwok e l'australiano Eric Sheppard. Kristian Sbaragli si piazza anche oggi, è un buon 8° posto il suo che chiude una corsa coreana corsa tappa dopo tappa in avanti e col coltello tra i denti. L'empolese, insieme all'altro italiano protagonista, Alberto Cecchin (Team Nippo-De Rosa), s'è spesso piazzato ed ha vinto la prima tappa, indossando la maglia di leader della generale, oltre che la cronosquadre con la sua MTN Qhubeka.
Tanti gli attacchi fin dai primi chilometri e alla fine una coppia di fuggitivi è riuscita ad anticipare il gruppo nella 7a tappa del Tour de Korea: a giocarsi la vittoria di tappa sono stati infatti il coreano Ho-Sung Cho e l'australiano Eric Sheppard con il corridore della Seoul Cycling Team che è stato il più lesto nello sprint a due.
Ancora una beffa per Alberto Cecchin al Tour de Korea, stavolta secondo a seguito di una fuga. È il canadese Zachary Bell (Champion System) a imporsi su un gruppetto di 11 unità, partito quando mancavano 120 km al traguardo. È stata una tappa movimentata sin dal primo GPM dopo 36 km dalla partenza da Pyeongchang, dove già si era prodotta una notevole selezione. Poi è partita l'azione decisiva, col gruppo del leader Cheung che perdeva inesorabilmente terreno. Alla fine si è arrivati a Yangyang in volata ed il veneto del team Nippo ha dovuto soccombere: 3° il giapponese Nakajima (Aisan).
Il 27enne argentino Mauro Richeze ha vinto in volata la terza tappa del Mzansi Tour e ha portato così al Team Nippo-De Rosa la quarta vittoria stagionale dopo le due di Arredondo in Malesia (tappa+classifica finale del Langkawi) e quella di Pinizzotto alla Boucle de l'Artois in Francia. La squadra diretta da Andrea Tonti è stata protagonista già da lontano con la fuga di Shinichi Fukushima che è attaccato assieme a Neil McDonald, Michael Cuming e a José Gonçalves: il portoghese del Velo Club La Pomme Marseille è stato l'ultimo ad arrendersi a circa 3 km dal traguardo.