È partita alle 10.15 dalla Piazza del Mercato di Brugge, tra le consuete ali di folla, la centesima edizione del Giro delle Fiandre: ma per assistere alla formazione della fuga di giornata si è dovuto attendere ben 80 km quando un gruppetto di sei si è avvantaggiato dal gruppo, il quale ha lasciato fare.
Corsa veloce che però non necessariamente premia un velocista: 197.1 km con partenza e arrivo a Hoogeveen, cinque passaggi sul Vamberg (l'ultimo a 36 km dalla fine), tutto un divenire di stradine strette e infide, in parole povere la Ronde van Drenthe, classica olandese che domani darà una chance ai corridori attualmente non impegnati tra Tirreno-Adriatico e Parigi-Nizza.
Un arrivo complicato, su una rampa che lo scorso anno premiò Michal Kwiatkowski: e a fare la differenza oggi nella seconda tappa della Volta ao Algarve, da Lagoa a Monchique (197 km), è stato Geraint Thomas. Rispondendo a 6 km dalla fine a un precedente attacco di Rein Taaramäe, il britannico della Sky si è prodotto in un assolo che gli ha permesso di arrivare al traguardo con un buon margine sugli inseguitori.
Un triplo annuncio tutto in famiglia per il Roompot Orange Cycling Team. La neonata formazione olandese ha comunicato di aver messo sotto contratto per due anni i tre Kreder, ovvero sia i fratelli Michel, Raymond e il loro cugino Wesley, il primo e il terzo provenienti dalla Wanty Groupe Goubert mentre Raymond lascia dopo tre anni la Garmin. A volerla dire tutta l'esodo dei consanguinei verso il team arancione prosegue con l'approdo come meccanico di Dennis Kreder, fratello di Wesley e in passato ciclista di formazioni Continental.
La seconda tappa del Giro d'Austria, 180.9 km da Waidhofen a Bad Ischl, è di Oscar Gatto. Il portacolori della Cannondale nella volata ha avuto ragione di Juan José Lobato e Marco Haller. Ai piedi del podio di giornata Jonas Van Genechten seguito da Jay McCarthy, Tim de Troyer, Fabian Schnaidt, Jacopo Guarnieri, Jan Tratnik e Wesley Kreder. Classifica generale che vede sempre al comando Peter Kennaugh, vincitore ieri nella frazione inaugurale. A 15" Oliver Zaugg, a 24" Javi Moreno.
Ci era andato molto vicino a inizio carriera, venendo battuto nel 2006 e nel 2007 da Boogerd e Moerenhout, adesso Sebastian Langeveld (Garmin) potrà finalmente indossare la maglia di campione nazionale olandese, grazie a un assolo negli ultimi 15 km della prova di Ootmarsum che l'ha portato a scavare un distacco incolmabile tra lui ed il resto degli sfidanti. Secondo classificato il vincitore della Parigi-Roubaix, Niki Terpstra, davanti a un altro Garmin, Wesley Kreder.
Arnaud Démare ha bissato il successo di ieri nella terza e conclusiva tappa del Tour de Picardie. Il ventitreenne francese della FDJ, nello sprint conclusivo a Bray-sur-Somme, ha preceduto Ramon Sinkeldman e Gianni Meersman. Al quarto posto si è piazzato Philippe Gilbert (che aveva messo la sua squadra, la BMC, a tirare nel finale di tappa), poi a seguire sono arrivati Maxime Daniel, Erwann Corbel, Justin Jules, Tim De Troyer.
Quella consumata oggi ad Izmir sarà ricordata come una delle volate più belle di Elia Viviani: nell'ultimo chilometro la Omega Pharma produce un buco per lanciare al meglio Cavendish, ma il velocista residente a Vallese di Oppeano è lesto a portarsi sulle ruote del campione britannico e a superarlo negli ultimi 100 metri. Secondo posto per Andrea Guardini, autore anch'egli di una bella rimonta che lo ha visto portarsi a mezza bicicletta da Viviani.