La terza tappa del Giro di Romandia, 172.5 km da Moutier a Porrentruy, è di Michael Albasini. Frazione vissuta sulla fuga di Kristof Vandewalle (Trek), Cheng Ji (Giant-Alpecin) e Brian Bulgac (LottoNL-Jumbo), con Vandewalle rimasto solo fino ai -48, quando Movistar ed Astana hanno forzato. Ricompattatosi il gruppo, ai -22 hanno attaccato Darwin Atapuma, Winner Anacona e Maxime Méderel. Contrattacca Jan Bakelants, che si porta al comando.
Il team Giant-Alpecin, fresco di affiliazione alla federazione tedesca, ha annunciato di aver ingaggiato lo statunitense Caleb Fairly e lo svedese Fredrik Ludvigsson. Il ventisettenne Fairly arriva dopo due stagioni alla Garmin-Sharp, squadra nella quale aveva un ruolo da comprimario. Il ventenne Ludvigsson, che raggiunge il fratello maggiore Tobias, è stato stagista per la formazione World Tour dopo aver disputato la prima parte di 2014 con la squadra di sviluppo, il Development Team Giant-Shimano.
Sylvain Chavanel ha vinto la terza tappa della 4 Jours de Dunkerque. Nella volata a due con Michael Valgren Andersen, il corridore francese della IAM Cycling è riuscito sul filo di lana a mantenere la sua ruota davanti a quella del compagno di avventura. La fuga di giornata, formata da dieci corridori (Clément Koretzky, Brian Bulgac, Hugo Houle, Blel Kadri, Alexandre Pichot, Julien Fouchard, Michael Morkov, Ralf Matzka, Flavien Dassonville e Julien El Fares) ha preso il via dopo 38 km dalla partenza di Fruges.
La Giant-Shimano ha annunciato l'ingaggio dell'olandese Brian Bulgac. Classe '88, dopo due anni alla Lotto era dovuto scendere in una Continental. Ha corso la prima parte di stagione nel Parkhotel Valkenburg Continental Cycling Team. La Giant-Shimano ha scelto di riportarlo nel ciclismo che conta, ed esordirà alla Rund um den Finanzplatz Eschborn-Frankfurt (1.HC), gara che si tiene il 1° maggio.
Al Tour de Taiwan la quarta tappa è stata vinta da Ioannis Tamouridis, 33enne ex dell'Euskaltel: per il corridore della SP Tableware, campione nazionale in carica su strada e a cronometro, si tratta della prima vittoria in carriera in una corsa 2.1.
Una caduta all'ultimo chilometro sconvolge il finale della quinta tappa del Giro d'Italia, spezzando il gruppo e lasciando al comando il solo Marco Canola (che era in prima posizione per lavorare per Modolo). Il vicentino ci ha messo un po' a rendersi conto della situazione e a capire che si trovava davanti all'occasione della vita, ha dato tutto per resistere, ma non ha potuto evitare di piantarsi ai 300 metri, mentre da dietro rinveniva fortissimo (e tutto solo) John Degenkolb. Il tedesco della Argos ha così vinto, anticipando lo spagnolo Vicioso e l'altro tedesco Martens.
Mark Cavendish è il vincitore della prima tappa del Giro d'Italia, a Napoli, e di conseguenza è anche la prima maglia rosa. Il britannico si è imposto su Elia Viviani, superato in un bel testa a testa, e su Nacer Bouhanni, terzo. Al quarto posto Giacomo Nizzolo (pilotato da un ottimo Hondo), quindi Goss, Ventoso, Blythe, Howard, Hondo e Lancaster. Il resto del gruppo è arrivato staccato, in seguito al frazionamento provocato da una caduta poco prima dell'ultimo chilometro (e che ha visto coinvolti tra gli altri Gavazzi, Chicchi e Belletti).