Il G.P. Camaiore va a Peter Sagan. La corsa è vissuta su una lunga fuga che ha visto protagonisti Taylor Phinney, Stefano Agostini, Alessandro Proni, Maxim Belkov, Pedro Paulinho. Il portoghese s'è staccato sul terz'ultimo Pitoro ed è stato ripreso ai -44 km dall'arrivo. Nella tornata finale il gruppo è rinvenuto sui fuggitivi e l'ultimo Pitoro ha deciso la corsa. Il tentativo di Pellizotti è stato vano, Scarponi scollinava per preimo con Sagan secondo.
Va verso l'epilogo il GP Camaiore 2013: quando mancano 15 km alla conclusione, con l'ultima delle 6 scalate al Monte Pitoro da affrontare prima del rush verso il traguardo, il gruppo dei migliori è nuovamente compatto. Sono stati infatti ripresi Taylor Phinney, Stefano Agostini, Alessandro Proni e Maxim Belkov, in fuga sin dal km 2. Con loro c'era anche Pedro Paulinho, staccatosi ai -57 e subito riassorbito dal plotone. I fuggitivi hanno avuto un vantaggio massimo di 13'. Da segnalare che Andy Schleck ha perso le ruote dei migliori a poco più di 20 km dalla fine.
Entra nel vivo il GP di Camaiore. Dopo il quarto dei sei scollinamenti sul Monte Pitoro i fuggitivi (in origine Taylor Phinney, Stefano Agostini, Alessandro Proni, Maxim Belkov e Pedro Paulinho) restano in quattro, con Paulinho ed Agostini che perdono contatto sulle ultime rampe. Il portoghese non rientrerà più sulla testa della corsa mentre il portacolori della Cannondale riesce a riprendere Phinney, Proni e Belkov. Dietro il gruppo, che ha beneficiato del lavoro di Androni Giocattoli-Venezuela, Astana e Colombia, accelera e si porta a a 2'26" dai fuggitivi.
Si sta svolgendo in Toscana il GP di Camaiore, corsa di 183 km che è partita alle 11 di stamattina. Dopo appena 2 km di gara, è partita una fuga a cinque comprendente Taylor Phinney (BMC), Stefano Agostini (Cannondale), Alessandro Proni (Vini Fantini), Maxim Belkov (Katusha) e Pedro Paulinho (Ceramica Flaminia). Il quintetto ha raggiunto un vantaggio massimo di 13' sul gruppo, dopo circa 60 km di gara, ma ora (siamo a 105 dal traguardo, quindi con quasi 80 km coperti), il margine si è ridotto a 11', sotto l'impulso dell'Astana, che guida l'inseguimento.
Era una corsa che stava lentamente languendo, anno dopo anno, con una partecipazione sempre più ridotta e una risonanza sempre più risicata. Spostata in calendario e portata a "far sistema" con altre gare vicine di data (la Strade Bianche e la nuova Roma Maxima - ex Giro del Lazio), in prossimità della Tirreno-Adriatico, ecco che la corsa in questione, il GP di Camaiore, risorge di colpo, presentando al ciclismo internazionale una startlist di ottimo livello, che poco ha da spartire con quanto offerto negli ultimi anni.
Nacer Bouhanni, campione nazionale francese, ha regalato alla FDJ la prima vittoria stagionale battendo in volata l'australiano Matthew Goss (Orica-GreenEDGE) e lo statunitense Taylor Phinney (BMC) nell'ultima tappa del Tour of Oman con arrivo a Matrah Corniche. La tappa è vissuta sulla fuga a tre di Gatis Smukulis (Katusha), Andrea Di Corrado (Bardiani-CSF) e Wesley Kreder (Vacansoleil), riacciuffati poi dal gruppo ad una quindicina di chilometri dall'arrivo.
Prima tappa del Tour of Oman che si conclude in volata a favore di Marcel Kittel. I 162 km da Al Musannah a Sultan Qaboos University hanno visto in fuga sin dall'inizio Bobbie Traksel e Kouhei Uchima. I due hanno preso il largo sino a guadagnare quasi 10' sul gruppo tirato da Orica-GreenEDGE ed Argos-Shimano. I fuggitivi sono stati ripresi a 10 km dal traguardo quando la prospettiva di un arrivo in volata s'è fatta certezza. Nello sprint la Argos-Shimano guida alla perfezione il suo leader Marcel Kittel che non ha problemi a battere Davide Appollonio e Nacer Bouhanni.