Arriva poco dopo la comunicazione dell'UCI della positività ad un diuretico di Fränk Schleck il provvedimento della RadioShack Nissan, che sospende il corridore dal Tour de France.
Test antidoping positivo per Fränk Schleck. Il corridore lussemburghese è stato trovato positivo ad un diuretico chiamato Xipamide, e ha ora la possibilità di richiedere le controanalisi.
Nel giorno di riposo del Tour de France la polizia francese s'è presentata nell'albergo dove alloggia la Cofidis a Bourg-en-Bresse: il motivo sembrerebbe un'indagina della procura di Marsiglia sul traffico di sostanze dopanti partita circa un anno fa e che ha conosciuto sviluppi proprio negli ultimi giorni. Nel raid di questa mattina sarebbe è fermato il ciclista marsigliese Rémy Di Gregorio, all'Astana nel 2011 e attualmente in corsa al Tour de France proprio con la Cofidis; altre due persone sarebbero state arrestate a Marsiglia.
Il Telegraaf, quotidiano olandese, rivela i nomi dei corridori (o ex corridori) che hanno testimoniato contro Lance Armstrong nel corso dell'inchiesta condotta dall'USADA, agenzia antidoping statunitense che avrebbe le prove per inchiodare Lance e altri 5 indagati (il team manager Bruyneel, i medici Ferrari, Celaya e García del Moral, e il preparatore Martí) all'accusa di doping di squadra dal 1999 al 2011. I 5 testimoni sarebbero Levi Leipheimer, Christian Vande Velde, George Hincapie, David Zabriskie e il team manager della Garmin Jonathan Vaughters.
Prima sospeso, poi scagionato ed infine squalificato: la vicenda di Alex Rasmussen, accusato lo scorso inverno di aver saltato tre controlli antidoping nel giro di 18 mesi, si è arricchita oggi di un altro capitolo. A novembre 2011 il corridore danese era stato assolto dalla propria federazione nazionale a causa di alcuni errori nelle procedure da parte degli addetti dell'UCI ma oggi è arrivato il verdetto del ricorso al TAS del massimo ente del ciclismo: Rasmussen è stato squalificato per 18 mesi e potrà tornare a gareggiare solamente nel 2013.
L'Ufficio Procura Antidoping ha disposto il deferimento dell'atleta Filippo Pozzato (FCI) al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità per essersi avvalso della consulenza e prestazione di soggetto inibito (il Dott. Michele Ferrari, n.d.r.) durante il periodo 2005-2010 e quindi in modo continuo e reiterato, violando le disposizioni normative succedutesi durante l'anzidetto periodo, con richiesta di un anno di squalifica.
(Comunicato Stampa CONI)
Come se l'indagine antidoping americana, che ha avuto come ripercussione immediata la mancata presenza di Johan Bruyneel sull'ammiraglia della RadioShack al Tour de France, non fosse abbastanza, un'altra brutta vicenda è pronta a scuotere la vigilia di questa edizione della Grande Boucle: un articolo pubblicato su L'Equipe, infatti, rivela che a Parigi è stata aperta un'inchiesta preliminare sull'Europcar per alcune pratiche illecite che sarebbesto state commesse durante la scorsa edizione del Tour de France e che sarebbe continuate anche nei primi mesi del 2012.
Il Team Lampre-ISD rende noto di aver ricevuto, dal corridore Leonardo Bertagnolli, comunicazione riguardante la notifica di un procedimento aperto dall'Uci per potenziale violazione delle normative antidoping in relazione al passaporto biologico dell'atleta in oggetto.
L'UCI ha comunicato di aver aperto una procedura contro Leonardo Bertagnolli, il 34enne trentino della Lampre che domenica scorsa al Campionato Italiano aveva disputato la sua ultima corsa da professionista: il motivo di tale procedura sarebbe un'irregolarità sui valori del passaporto biologico. Ricordiamo che Bertagnolli era da poco stato convocato anche dalla procura antidoping del CONI per l'inchiesta che riguarda il medico e preparatore Michele Ferrari.
Ieri era stato sentito dall'Ufficio della Procura Antidoping in merito ai suoi contatti con il discusso Dottor Michele Ferrari, oggi Filippo Pozzato alla Gazzetta dello Sport ha ammesso i contatti ma ha negato l'uso di pratiche dopanti: «È vero, sono stato seguito da Ferrari dal 2005 al 2009 e poi, quando mi hanno informato della sua inibizione, ho chiuso il rapporto con lui. Non mi ha mai parlato di pratiche dopanti, ma sempre e solo di tabelle e di lavoro. Non mi sono mai dopato, mai».