La settima ed ultima tappa dell'Eneco Tour, 208 km interamente nelle Fiandre, con tre ascese al Kapelmuur ed il traguardo posto a Geraardsbergen, vede la vittoria del ceco dell'Omega Pharma-QuickStep Zdenek Stybar. Lo Sky era in un gruppo di otto uomini inizialmente in fuga (la composizione: Van Keirsbulck, Boaro, Stannard, Greipel, Nizzolo, Kern e Rubén Pérez). Sul Denderoorberg (-32) Stannard se ne va con Greipel, dietro forza Pozzato. Sul Kapelmuur Stannard forza e stacca Greipel, che rientra. Il tedesco non fa lo stesso sul Bosberg, con Stannard che resta in testa da solo.
La cronometro individuale che chiudeva il Tour de Pologne, 37 km tra Wieliczka e Cracovia, va a Bradley Wiggins, che vince la prima corsa individuale del suo 2013. Il vincitore del Tour 2012 ha preceduto di 56" Fabian Cancellara e di 1'14" Taylor Phinney, con il nostro Marco Pinotti 4° a 1'20". La lotta per la classifica generale ha visto il leader Christophe Riblon chiudere 14° a 2'27", scavalcato quindi in classifica generale da Pieter Weening, che vince la corsa su Jon Izagirre (a 13") e Riblon, appunto, a cui sono mancati 16" per far sua la competizione.
Un assolo di 3 km per lanciare Vincenzo Nibali verso quello che è forse il più bel successo in carriera: la 20esima tappa del Giro, stravolta dal maltempo, aveva del disegno originario solo la doppia scalata finale al Passo Tre Croci e alle Tre Cime di Lavaredo. Esauritasi sulla prima salita la fuga del mattino (con Hansen, Popovych, Ermeti e Brutt, ultimo a mollare), e sfogati i contrattacchi di Weening, Brambilla e Capecchi, la maglia rosa è partita a 3 km dalla vetta, e ha fatto il vuoto, riprendendo rapidamente gli stessi Weening e Capecchi e andandosene in solitaria al traguardo.
Prima vittoria di tappa di Giovanni Visconti al Giro d'Italia: il siciliano è andato in fuga con altri corridori (Pirazzi, Rabottini, Weening, Rubiano, Chalapud, Bongiorno) nei pressi della vetta del Moncenisio, prima salita di giornata (affrontata dal gruppo ad andatura cicloturistica), quindi ha staccato tutti sul Télégraphe, a 23 km dal traguardo. Il corridore della Movistar si è difeso dal ritorno di Rabottini, e ha resistito anche a quello del gruppo, mentre sul Galibier le condizioni atmosferiche peggioravano progressivamente, con una forte nevicata.