La 14a tappa del Tour de France da Limoux a Foix vede arrivare una fuga che premia Luis León Sánchez. Tre colli in previsione (Col du Portel, Port de Lers e Mur de Péguère) ma traguardo lontano dall'ultimo scollinamento, e così tra i big non succede molto. Al km 35 vanno in avanscoperta Peter Sagan, Steven Kruijswijk e Sergio Paulinho. A questi tre si uniscono presto Philippe Gilbert, Cyril Gautier, Gorka Izagirre, Sébastien Minard, Eduard Vorganov, Sandy Casar, Martin Velits e Luis León Sánchez. Superano il Port de Lers senza problemi mentre il gruppo è tirato dalla Sky (con Cavendish).
Un po' di riepilogo su alcuni campionati nazionali di movimenti non di primissimo piano: Matthew Brammeier in Irlanda e Michal Golas in Polonia regalano alla Omega Pharma (già a segno con Boonen in Belgio e con Cataldo nella crono italiana) due altri centri in una stagione ricchissima di successi per il team di Lefévère. Spostandoci all'ex URSS, Vorganov si è aggiudicato il titolo in Russia, Bazayev in Kazakistan, Grivko in Ucraina e Hutarovich in Bielorussia.
Luis León Sánchez si aggiudica la tappa più interessante del Giro di Romandia e s'impossessa anche della maglia gialla di leader, a una frazione dal termine. Va via la fuga fin dal primo Gpm, il Col de Mosses, questi uomini: Tschopp, Levarlet, Ignatenko, Vorganov, Azanza e Peraud. Sulla penultima salita, quella di Veysonnaz, restano davanti Tschopp, Levarlet e Ignatenko (a 1'48") ma dal gruppo tirato dalla Sky escono Peter Stetina, Giampaolo Caruso, Laurens Ten Dam e Rui Alberto Faria da Costa. In testa restano Tschopp e Ignatenko mentre Levarlet per de contatto.