Ancora piazzamenti per la Ceramica Flaminia in terra francese. Dopo Del Santo e Baggio è anche Andrea Fedi a entrare nel vivo della gara, con un quarto posto ottenuto nella Laval-Evron dopo 183 km. La tappa è stata decisa da un'azione a 3 negli ultimi 15 chilometri, condotta dal canadese Veilleux (recente vincitore di tappa e maglia gialla al Delfinato) con due dilettanti, Romain Guillemois (Vendée U) e Marc Fournier (CC Nogent sur Oise). Veilleux ha preso la leadership ed ha lasciato che gli altri due si giocassero la tappa, con Guillemois vincente.
Finale a sorpresa per l'ultima tappa della 4 jours de Dunkerque: Yannick Martinez (La Pomme Marseille), fratello minore dell'olimpionico MTB Miguel, conquista la sua prima vittoria tra i professionisti anticipando il gruppo con uno scatto ai 400 metri. Troppo lenta la rimonta ed il tedesco Matthias Friedmann (Champion System) deve accontentarsi del secondo posto davanti a Benoit Drujon (Big Mat - Auber 93). Demare non sprinta ma porta a casa la classifica finale: sul podio con lui ci sono Florian Vachon a 16" e Ramon Sinkeldam a 26".
Termina dopo 13 mesi l'astinenza dal successo di Michel Kreder: il corridore olandese della Garmin-Sharp, infatti, ha vinto la quarta tappa della 4 Giorni di Dunkerque, la frazione più impegnativa della corsa a tappe francese che si concluderà domani. L'arrivo sullo strappetto di Parc d'Olhain ha però dato una tremenda delusione a Florian Vachon: l'uomo della Bretagne-Séché era andato all'attacco e al passaggio sotto lo striscione dell'ultimo chilometro aveva ancora 8" di vantaggio ma alla fine è stato superato da Kreder solo negli ultimi 50 metri.
Gara dai mille attacchi, il GP Cerami, e vittoria a sorpresa per Jonas Vangenechten, 26enne della Lotto Belisol. Dalla fuga del mattino, composta da Cornu, Jarrier e Vallée, ai molteplici contrattacchi che si sono succeduti nei 40 km conclusivi (una volta ripreso il terzetto), per il gruppo è stato problematico tenere cucita la corsa. In particolare, va segnalata la prestazione di Vallée, appena 19enne, nel vivo della competizione fino ai 10 km, quando uno degli ultimi corposi tentativi di contrattacco è stato annullato.
Si correrà domani la Classic Loire Atlantique, gara in linea francese che vedrà schierate al via 18 squadre. Dorsale numero 1 per il campione uscente Florian Vachon (nel 2012 precedette il nostro Mirko Selvaggi), ma occhio al FDJ Pierrick Fédrigo, a Hutarovich e Gadret (AG2R La Mondiale), a Rolland (Europcar). Gavazzi e Bertazzo per un'Androni-Venezuela che può ambire ad una top ten, ma occhio anche alla IAM di Matteo Pelucchi ed alla Caja Rural di Francesco Lasca. Da non sottovalutare il giovane transalpino Adrien Petit.
La Parigi - Bourges, classica in linea francese di categoria .1, va al transalpino Florian Vachon. Corsa caratterizzata da una lunga fuga del danese Michael Morkov, non certo nuovo a prendere vento in faccia per molti chilometri. Nel finale Morkov viene raggiunto da Van Hecke mentre a 23" inseguono Vaugrenard, Fuglsang, Kroon, Molard, Le Lay, Vuillermoz, Lequatre e Huzarski. Il gruppo però sta rinvenendo e sul rettilineo di Bourges la corsa si risolve allo sprint.
È il francese della Saur-Sojasun Julien Simon a vincere il Grand Prix de Wallonie, battendo sull'arrivo della cittadella di Namur Greg Van Avermaet, Björn Leukemans e Luca Paolini. Subito 25 corridori in fuga tra cui Óscar Freire. Ai -43 km Boonen rompe il gruppo in salita e controvento, riprendendo Freire, Bakelants e Vachon, che nel frattempo si erano portati in testa, e continuando nell'azione. La gara pare doversi decidere sulla sulla Côte de Lustin (-21 km), quando se ne vanno Freire, Arashiro, Hoogerland, Juul Jensen, Guillou, Fonseca, Hoorne e Van Goolen.
Vittoria un po' a sorpresa del bulgaro Ivaïlo Gabrovski nella terza tappa del Giro di Turchia. La frazione di 151 km da Antalya a Elmali, ha visto la fuga di sette uomini: Marco Bandiera, Tony Hurel, Florian Vachon, Karol Andrzej Domagalski, Leonardo Giordani e Juan Pablo Suárez Suárez. Astana e soprattutto Colnago si sono fatte carico dell'inseguimento, con gli uomini di Reverberi a raggiungere i fuggitivi a 16 km dall'arrivo, quando già si era sulla salita finale.