Con uno strepitoso assolo di 53 km Tom Boonen (Omega Pharma) la vinto la sua quarta Parigi-Roubaix della carriera in una stagione in cui già aveva vinto E3 Prijs Harelbeke, Gand-Wevelgem e Giro delle Fiandre. Al secondo posto, staccato di 1'39" s'è piazzato a sorpresa il francese Sébastien Turgot che ha preceduto di pochi millimetri il nostro Alessandro Ballan. Bravo anche Matteo Tosatto, settimo all'arrivo e primo del secondo gruppo.
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Il tratto in pavé di Orchies rivoluziona la corsa: Chavanel fora, un attacco di Boonen (tenuto solo da Pozzato) riprende gli altri corridori che erano in avanscoperta (e solo Turgot resiste coi due big). Alla fine del tratto, Ballan e Terpstra rientrano sul terzetto in testa, ma un'incomprensione tra i due italiani su chi deve chiudere un buco lascia spazio ai due Omega Quick Step. Sul successivo tratto di pavé di Auchy-lez-Orchies, Boonen se ne va da solo visto che Terpstra incappa in un guaio meccanico.
Nulla di particolarmente rilevante tra i big sul tratto in pavé della Foresta di Arenberg, battuta secondo il ritmo degli Omega Pharma di Boonen; ma l'attacco importante è giunto subito dopo, quando a 80 km dalla fine Alessandro Ballan e Juan Antonio Flecha hanno guidato all'assalto un drappello comprendente Turgot, Casper, Wynants e Ladagnous. I 6 hanno avuto al massimo una trentina di secondi di vantaggio, ma ancora gli uomini di Boonen hanno ricucito: e in concomitanza col ricongiungimento, ai -70, un ventaglio ha lasciato indietro Filippo Pozzato.
Una corsa dai mille volti, l'E3 Prijs Vlaanderen 2012, conclusasi con il successo di Tom Boonen, che iscrive così il suo nome per la quinta volta in quest'albo d'oro: nessuno come lui. Nella fuga del mattino 3 Farnese (Gatto, Ascani e Hulsmans) sui 9 attaccanti (presenti anche Dockx, Gazvoda, Morkov, Sijmens, Delfosse, Gaudin), per loro vantaggio massimo di 6'45", ma la Omega di Boonen ha inseguito in maniera efficace.
Vittoria giovane al Limousin, un'altra per il ciclismo francese in questa stagione di decisa rinascita per il movimento transalpino. A imporsi sul traguardo di Allassac è stato Tony Gallopin, 24enne della Cofidis, in un finale altamente spettacolare. Tappa vissuta su una fuga promossa da Médérel a 149 km dal traguardo; sul corridore della Big Mat si sono portati Geslin, Arashiro e lo stagista Cofidis Lavieu; vantaggio massimo per loro, 3'40" a 126 km dalla fine, dopodiché il gruppo li ha tenuti a lungo a una distanza di sicurezza di 2' circa.