Quinta e ultima tappa della 44esima edizione dell'Étoile de Bessèges: una cronometro di 10.7 km, nella città di Alès, che porta alla vittoria Tobias Ludvigsson (Giant). Il quasi 23enne svedese, molto forte nelle corse contro il tempo, arriva oggi alla sua prima vittoria da professionista (al Giro 2013 si era piazzato quarto nella frazione di Firenze). Nella classifica di tappa Ludvigsson precede il francese Coppel a 4" e il nostro Sonny Colbrelli, autore di un ottimo tempo, a 11" dal vincitore.
Nove tappe e nove vittorie più ovviamente la classifica generale: la Belkin ha chiuso in maniera trionfale la propria partecipazione al Tour of Hainan in Cina. La nona e ultima tappa è stata vinta in volata da Theo Bos che ha terminato la corsa con ben sei sigilli personali contro i tre del compagno di squadra Moreno Hofland: nella frazione odierna hanno avuto la gioia del podio, il massimo che poteva ottenere quest'anno, il neozelandese Rico Rogers ed il tedesco Michael Kurth, rispettivamente secondo e terzo.
È Kristijan Durasek il vincitore della 93a Tre Valli Varesine, classica che chiude il Trittico Lombardo. La corsa, 195.7 km tra Varese e Campione d'Italia, con l'arrivo che nel 2011 vide vincitore Davide Rebellin, è stata caratterizzata dalla fuga dopo soli 2.5 km di Francesco Gavazzi, Jonathan Monsalve, Emanuele Sella, Gianfranco Zilioli, Marek Rutkiewicz, Mateusz Taciak, Songezo Jim, Pavel Brutt, Serguei Klimov ed Andrea Fedi. Dietro la Bardiani tirava per chiudere, da segnalare un enorme Stefano Pirazzi, sempre in testa.
Al Szlakiem Grodòw Piastowskich oggi erano in programma due semitappe entrambe nella città di Polkowice. Questa mattina il leader della corsa Davide Rebellin ha dovuto passare la maglia al ceco Jan Barta: il forte passista della NetApp-Endura ha vinto la cronometro di 30.2 km rifilando 6" a Stefan Schumacher e 32" a Rebellin che ha fatto segnare il settimo tempo. Quella di Barta è la seconda vittoria stagionale per la formazione anglo-tedesca.
La quarta ed ultima tappa del Giro del Trentino, 166.8 km da Arco alla terribile ascesa di Sega di Ala, vede il successo di Vincenzo Nibali, con la generale che va al messinese dell'Astana. Dopo 10 km in fuga Serpa (Lampre), Gautier (Europcar), Sella (Androni-Venezuela), Zardini (Bardiani-CSF), Bongiorno (Bardiani-CSF), Pantano (Colombia), Txurruka (Caja Rural), Taciak (CCC), Huzarski (NetApp-Endura), Antunes (Ceramica Flaminia), ma sul primo Gpm di giornata, quello di Brentonico, restano Serpa, Bongiorno, Pantano, Txurruka, Huzarski, Taciak e Zardini.
Continua a vincere in Polonia Marek Rutkiewicz, uno dei più talentuosi corridori del paese dell'est, che dopo aver vinto Circuit des Ardennes e Szlakiem Grodow Piastowskich, porta a casa un'altra corsa a tappe. Sua l'ultima tappa del Tour of Malopolska, grazie a un'azione solitaria: giunge con 43" di vantaggio sul ceco Kozubek e con 1'35" sul gruppetto dell'ex-leader Cieslik (Bank BGZ), guidato da Mateusz Taciak, compagno di squadra di Rutkiewicz alla CCC. Solo 5" al mattino separavano Rutkiewicz da Cieslik, dunque è netto il successo dell'ex-Cofidis.
L'ultima tappa del Szlakiem Grodòw Piastowskich è stata caratterizzata da un netto dominio dei portacolori della Adria Mobil: la formazione slovena, infatti, è riuscita a piazzare ben quattro uomini nei primi cinque dell'ordine d'arrivo. La vittoria è andata al croato Radoslav Rogina che ha battuto in volata Jure Golcer ed il compagno di squadra Matej Mugerli in una volata ristretta: il gruppo dei migliori è arrivato staccato di 20" con Kump e Gnezda davanti a tutti che hanno preso così il 4° e il 5° posto. Buon settimo posto per Giuseppe Di Maria (Team Idea).
Le due tappe disputate ieri al Szlakiem Grodòw Piastowskich in Polonia hanno riscritto completamente la classifica generale: importante soprattutto la cronometro di 30.2 km vinta dal polacco Marek Rutkiewicz che è diventato quindi il nuovo leader della corsa. Rutkiewicz è riuscito a battere di 29" Stefan Schumacher e di 50" il compagno di squadra Mateusz Taciak: tutta la CCC Polsat è stata protagonista di una grande prova (correvano proprio in casa) con cinque corridori nei primi sette.