Continua imperterrita la seconda vita di Óscar Sevilla Ribera, uno dei tanti corridori di talento che dopo l'Operacion Puerto si è esiliato in cerca di fortuna in Sudamerica (altri esempi: Paco Mancebo, Josè Gutierrez Cataluña, Santiago Botero). "El Niño", come veniva chiamato un tempo per il suo viso da bambino, ha vinto ieri per la terza volta di fila la Vuelta a Colombia, nonostante sia giunto ormai a quasi 39 anni.
Quest'oggi José Rujano ha scritto un'altra pagina di storia del ciclismo venezuelano: lo scalatore della Gobernación de Mérida s'è aggiudicato per la quarta volta in carriera la classifica finale della Vuelta al Táchira, un record assoluto per la corsa che ha compiuto 50 anni in questo 2015.
Doppietta dei fratelli Camargo nel tappone della Vuelta al Táchira con arrivo in quota ai più di 2000 metri di Casa del Padre: la vittoria è andata a Nelson Camargo che ha preceduto Jonathan di 32". Terzo posto per José Rujano staccato di 48", ma più importante è il divario che "El Condor" è riuscito a scavare nei confronti del leader della generale Juan Murillo: l'ex maglia gialla ha perso circa 40" nel confronto diretto ed in classifica si trova dietro a Rujano per 31" quanto ormai manca solo l'insidioso circuito di San Cristóbal per la conclusione della 50esima Vuelta al Táchira.
Il leader Juan Murillo ha vinto l'8a tappa della Vuelta al Táchira, una frazione di montagna con arrivo in salita al Monumento Cristo Rey. La corsa è stata molto animata con Rujano, Murillo e Galviz che hanno attaccato sulla salita più impegnativa ma si sono lasciati poi riprendere dal plotone: il russo Kirill Sveshnikov ha provato a sorprendere i big in contropiede ma sulle ultime rampe sono usciti nuovamente i più forti e Murillo s'è imposto con 3" su Rujano e 5" su Galviz. Nella generale Murillo adesso ha 13" di vantaggio su Rujano e 57" su Galviz.
Sette tappe e cinque leader diversi in questa fin qui incertissima Vuelta al Táchira: il venezuelano Juan Murillo è riuscito a sorpassare il connazionale José Rujano grazie ai 6" di abbuono conquistati oggi sul traguardo di Bramón. La settima tappa prevedeva infatti un finale in salita e ad imporsi è stato il 36enne John Navas che torna ad imporsi in una frazione della Vuelta al Táchira a distanza di quattro anni: alle spalle di Navas si sono piazzati nell'ordine Juan Murillo, Carlos Galviz e José Rujano, ossia i primi tre della generale.
Ieri aveva fatto le prove generale e oggi non ha fallito: José Rujano è tornato ad essere il grande scalatore che abbiamo conosciuto anche in Italia e oggi ha vinto la sesta tappa della Vuelta al Táchira con un finale molto impegnativo verso La Grita. "El Condor" ha fatto selezione in salita con i suoi attacchi e l'unico capace di tenergli la ruota è stato Juan Murillo: nelle ultime centinaia di metri anche Murillo ha dovuto alzare bandiera bianca e alla fine Rujano ha tagliato il traguardo con un vantaggio di 3".
Dopo due successi consecutivi della Southeast di Angelo Citracca, oggi alla Vuelta al Táchira è arrivato il primo successo stagionale dell'Androni Giocattoli-Venezuela: la formazione diretta da Gianni Savio s'è imposta sul traguardo di Colón con il venezuelano Carlos Galviz, campione uscente della corsa a tappe sudamericana. Ma la festa dell'Androni non si limita al 25enne Galviz perché al secondo posto di giornata troviamo Jackson Rodríguez e ancora al sesto c'è Yonder Godoy.
La 49a edizione della Vuelta al Táchira si conferma combattutissima e anche oggi nella settima tappa c'è stato un finale molto spettacolare: ad imporsi è stato il 25enne Jonathan Camargo che ha staccato tutti e ha bissato il successo conquistato nella quarta frazione. Alle spalle di Camargo è arrivato un terzetto di inseguitori staccato di 14": Jimmi Briceño s'è preso l'abbuono per la seconda posizione davanti a José Alarcón e Juan Murillo.
Partirà domani da Guanare la 49a edizione della Vuelta al Táchira, corsa a tappe venezuelana che apre il 2014 agonistico a livello internazionale.