La seconda frazione dello Szlakiem Grodòw Piastowskich, la Zlotoryja-Polkowice di 161, 7 chilometri priva di sostanziali difficoltà, ha visto una conclusione allo sprint a ranghi compatti. Ad imporsi è stato Asbjørn Kragh Andersen, promettente danese della Christina Watches, che è stato il più rapido di tutti ed ha preceduto il polacco Eryk Laton ed il tedesco Phil Bauhaus.
Iniziata oggi la Szlakiem Grodòw Piastowskich, tre giorni polacca che prevedeva una gara in linea di 156.7 km da Swidnica a Dzierzoniow. Vittoria per lo sloveno della Vini Fantini-Nippo-De Rosa Grega Bole, che ha preceduto il nostro Davide Rebellin e l'austriaco Josef Benetseder. Ai piedi del podio il lucano Antonio Santoro (Meridiana Kamen), con Marek Rutkiewicz e Silvio Herklotz a seguire. Settimo Mateusz Taciak, seguito da Jan Hirt, poi a 42" un gruppo regolato da Thomas Koep, con Eduard Michael Grosu 10°. Da registrare anche la 12a piazza di Davide Mucelli.
Prima vittoria da professionista per il britannico Adam Yates che nella 6a tappa del Giro di Turchia con finale in salita a Selcuk ha riscattato il secondo posto di Elmali: il 21enne della Orica-GreenEDGE è partito secco all'ultimo chilometro e non è più stato raggiunto dal ristretto gruppo di inseguitori. Molto bravi Davide Formolo e Davide Rebellin che si sono classificati rispettivamente 2° e 3° a soli 2" da Yates e sull'ultima salita s'è messo in grande evidenza anche Valerio Conti che un paio di belle azioni ha contribuito a fare selezione in testa.
La tappa regina del Giro di Turchia, 187.4 km da Finike all'arrivo in salita di Elmali, è dell'estone della Cofidis Rein Taaramäe, che batte il britannico dell'Orica Adam Yates. In fuga Aramendia, Vanspeybrouck, Sijmens, Debesay e Le Mevel, ripresi a 13 km dal traguardo. Inizia la salita e Marco Canola allunga, subito ripreso. A 3.5 km dal traguardo parte Rein Taaramäe, raggiunto poi da Adam Yates. Nel gruppo di testa c'è sempre Davide Formolo. Ai -2 allunga Kevin Seeldraeyers, seguito da Kristijan Durasek, ma il gruppetto si riporta sotto. Ci prova allora Merhawi Kudus, ma niente da fare.
Davide Rebellin, il vecchietto del gruppo, è uno dei favoriti per la tappa di oggi con arrivo in salita ad Elmali. Il corridore veneto, pur non conoscendo la salita, non si tira indietro e ha intenzione di fare la corsa: «Alcuni dei miei compagni mi hanno spiegato questa salita e credo che gli ultimi 3-4 km saranno i più duri visto che si arriva a quota 1800 metri. Non è un arrivo adatto alle mie caratteristiche ma confido in una condizione più che buona per fare bene».
192 corridori al via distribuiti in 24 squadre e un'invasione italiana (31 nostri corridori, contro i 26 del Belgio ed i 25 della Francia) per la prima classica delle Ardenne, l'Amstel Gold Race. La gara, quest'anno pasquale, partirà da Maastricht, per concludersi a Valkenburg dopo 34 brevi ma intense asperità, chiamiamole pure con il loro nome, côtes. Il Cauberg giudice finale, da affrontare 4 volte e decisivo nel circuito conclusivo. Il Keutenberg è il più duro, l'Eyserbosweg, o salita delle antenne, si farà sentire.