Tour of Turkey 2014: Stavolta Elia non trova strada - Quarta di Cavendish su Viviani e Guardini. Corsa a Yates
- Presidential Cycling Tour of Turkey 2014
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2014
- Cannondale Pro Cycling Team 2014
- Omega Pharma - Quick Step 2014
- Adam Yates
- Andrea Guardini
- Danilo Napolitano
- Davide Formolo
- Davide Rebellin
- Elia Viviani
- Enrico Barbin
- Francesco Lasca
- Kristian Sbaragli
- Mark Cavendish
- Paolo Colonna
- Rein Taaramäe
- Romain Hardy
- Uomini
dal nostro inviato
L'ultima tappa del Giro di Turchia, quella di Istanbul, propone lo stesso podio della frazione di Izmir ma ne rimescola le posizioni. Cavendish, terzo ieri, trionfa a braccia alzate e coglie il suo personale tris battendo il vincitore della 7a tappa, Elia Viviani. Mentre Andrea Guardini, il più affamato dei tre, è costretto a retrocedere di una posizione restando all'asciutto in questa corsa che in passato gli aveva regalato tante soddisfazioni.
Stavolta Cavendish non si è fatto saltare come ieri e ha sfruttato al meglio il gran lavoro del suo treno orfano da qualche giorno di Renshaw. «Sono partito al momento giusto - ha detto il vincitore della classifica a punti della corsa - quando avevo ancora tante energie e la velocità era altissima. Devo dire grazie a tutti i miei compagni che hanno svolto un gran lavoro per tutta la settimana in una corsa non così semplice come sembra e che quindi è davvero perfetta per affinare la condizione. Credo che in futuro tornerò a correrla di nuovo».
Battuto e felice incece Viviani. Non è riuscito a pareggiare i conti con Cav ma ha ricevuto l'ennesimo segnale positivo in chiave Giro. Il corridore della Cannondale a inizio tappa non aveva intenzione di disputare la volata per via delle strade bagnate da un mattinata piovosa, ma una volta uscito il sole non si è tirato indietro e si è buttato nella mischia raccogliendo un buon secondo posto.
Casa Italia raccoglie, oltre al podio di Viviani e Guardini, il 9° posto di Sbaragli e il 13° di Peron mentre altre ruote veloci azzurre sono state costrette a leccarsi le ferite. Lasca non è partito mentre Danilo Napolitano è caduto di nuovo nel corso del primo giro del circuito finale e ha preferito ritirarsi.
Ma il vero trionfatore a Istanbul oggi non è stato Cavendish. È stato un altro ciclista britannico, Adam Yates, che a soli 21 anni si è regalato una vittoria di prestigio in una corsa a tappe dopo aver lanciato i primi segnali del suo talento cristallino l'anno scorso, al Tour de l'Avenir. Il corridore dell'Orica è riuscito a sfuggire alle trappole del circuito finale di Istanbul, conservando il vantaggio risicato su Taaramäe. Addirittura l'estone ha perso 4" per un buco in volata. Completa il podio finale della 50a edizione della corsa un altro uomo Cofidis, Romain Hardy, mentre Formolo e Rebellin centrano la top 5 della generale a una manciata di secondi dalla terza posizione.
Riguardando l'arrivo di oggi si può affermare che Formolo è andato vicinissmo a strappare la terza posizione ad Hardy. Il francese è arrivato infatti poco dietro a Formolo ed era quasi incappato nel buco di 4 secondi provocato dal velocissimo sprint lanciato dagli uomini Omega. Ma il giovanissimo corridore della Cannondale il podio lo ha buttato via nella tappa di Selçuk, quando è partito troppo tardi nella sua progressione per paura di piantarsi. Il suo direttore sportivo Dario Mariuzzo gli aveva detto di partire ai 500 mt ma l'indecisione e l'inesperienza hanno frenato Formolo che alla fine delle 8 tappe turche da un lato può ritenersi più che soddisfatto ma dall'altro si mangia le mani per quel secondo di troppo.
In chiave tricolore da segnalare anche la 10a posizione finale di Barbin della Bardiani, uomo più da corse in linea che da corse a tappa che in Turchia è stato autore di buonissime prove nelle frazioni con arrivo in salita, e la tenacia del classe '93 Valerio Conti, in fuga oggi insieme a Paolo Colonna e ad altri 5 corridori dopo essersi messo in mostra anche nella seconda tappa di montagna. Gli scalpitanti giovani talenti nati negli anni '90 hanno bisogno di mettersi in mostra e il Tour of Turkey potrebbe diventare un ottimo palcoscenico.