Subito una buona prova di Davide Rebellin nella sua prima apparizione dopo il rientro dalla squalifica che lo ha tenuto lontano dalle corse per due anni. Il veneto, in forza alla Miche-Guerciotti, si è piazzato nono nella cronometro di apertura della Vuelta a la Comunidad de Madrid, accusando un ritardo di 24" da Jonathan Castroviejo, già vincitore di una prova simile pochi giorni fa al Giro di Romandia. Il podio di giornata è stato completato da Rui Costa e Schumacher. Nel pomeriggio la seconda semitappa, per velocisti, mentre domani ci sarà il primo arrivo in salita.
Forse una volta per tutte si può mettere la parola fine alle vicende di mercato che coinvolgono Davide Rebellin: dopo essere stato molto vicino a firmare con la Andalucia-Caja Granada, il 39enne corridore veneto, secondo quanto riporta Biciciclismo ha siglato un accordo con la Miche-Guerciotti, formazione continental italiana guidata da Marco Tozzi non nuova ad ingaggi di corridori che hanno avuto vicende di doping in passato.
L'Andalucia Caja Rural, tramite un comunicato stampa, smentisce la notizia, diffusasi nel pomeriggio, dell'avvenuto ingaggio di Davide Rebellin, al rientro dalla squalifica per doping. Il team manager Antonio Cabello ha ammesso comunque di aver avuto contatti con il corridore veneto.
Davide Rebellin si schiererà giovedì 28 aprile prossimo al via della Vuelta Asturias con la maglia della Professional spagnola Andalucia Caja Granada, con la quale il ciclista veneto, in scadenza di squalifica, ha sottoscritto un contratto di cui ancora però non si conosce la durata.
Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto nell'occasione dal vicepresidente Luca Fiormonte, nel procedimento disciplinare a carico dell'atleta Davide Rebellin, rilevata la richiesta formulata dall'Ufficio di Procura Antidoping, dispone l'archiviazione del presente procedimento. Rebellin - leggiamo sul sito del Coni - è stato infatto già squalificato per 2 anni dalla Commissione Disciplinare della Federciclismo Monegasca con sentenza del 24 settembre 2010 (decorrenza dal 28 aprile 2009).
Davide Rebellin affida al Giornale di Vicenza una delle poche interviste rilasciate durante il suo periodo di squalifica, che scadrà il prossimo aprile: «Ho vari contatti, ma le proposte che mi interessano maggiormente sono due. Deciderò entro la metà di dicembre - spiega il veneto - Voglio rientrare con una squadra che mi permetta di partecipare alle gare più importanti, le classiche innanzitutto, e di meritarmi una maglia azzurra ai prossimi Campionati del Mondo».
Finalmente il periodo di lontananza di Davide Rebellin dal gruppo sembra aver trovato una data di conclusione: l'agenzia ANSA comunica infatti che la Federciclo monegasca ha squalificato per due anni il veneto per via della positività all'EPO-Cera riscontrata durante le Olimpiadi in linea di Pechino 2008, la cui medaglia d'argento conquistata è già stata revocata dal CIO. La squalifica scadrà il 27 aprile 2011, visto che la positività fu comunicata a Rebellin a pochi giorni dalla partenza del Giro d'Italia 2009.
Con una sentenza emessa oggi, che conferma tutte le procedure dei laboratori che hanno svolto le analisi sui campioni di Davide Rebellin del 5 agosto 2008, quattro giorni prima del 2° posto ottenuto ai Giochi Olimpici di Pechino nella gara in linea su strada, il TAS rigetta il ricorso del ciclista veneto contro la positività all'EPO-Cera riscontrata ed in merito alla revoca della medaglia d'argento (che passa così allo svizzero Cancellara, col russo Kolobnev terzo e medaglia di bronzo).
Un'attesa oggettivamente infinita: da agosto 2008 (epoca dei fatti) ad aprile 2009 (epoca della notifica), fino ad arrivare a fine luglio 2010 - più precisamente venerdì 30 - giorno annunciato dal TAS come quello del giudizio definitivo sulla controversia tra Davide Rebellin ed il Comitato Olimpico Internazionale.